Piano Strutturale Comunale, basta immobilismo
Acri continua a essere un territorio sprovvisto di un piano strutturale comunale.
Ciò significa una città senza regole certe, che cresce senza alcuna visione del presente e del futuro.
Il psc è uno strumento di fondamentale importanza per la governace di un territorio. È la pianificazione che permette di conoscere bene il presente e consente di programmare e disegnare il futuro della città.
L’ ultima volta che si è discusso del piano strutturale comunale in consiglio comunale è stato il 29 /12/2017: è stata approvata, con i soli voti della maggioranza, l’adesione al principio di consumo di suolo zero.
Un argomento rilevante per la città, discusso frettolosamente per evitare il commissariamento. Motivo per il quale il mio fu un voto di astensione.
Sul psc il tutto ebbe inizio nel 2014, con l’amministrazione Tenuta; nel quinquennio 2017/2022, a guida Capalbo, non è stato affrontato come si doveva ne’ tantomeno concretizzato.
Un provvedimento complesso, che richiede passaggi importanti :
-Fase iniziale
-Ufficio di piano preposto
-Quadro conoscitivo
-Documento preliminare
-Attuazione delle linee guida.
È evidente che questo indispensabile strumento potrebbe consentire di affrontare meglio sfide oggi importanti come quella del Pnrr.
La cosa certa, invece, è che siamo ancora al punto di partenza.
Se nella precedente consiliatura l’amministrazione comunale non ha avuto la capacità di realizzare il piano strutturale comunale, oggi l’intero consiglio comunale ha la responsabilità, attraverso un confronto politico costruttivo per il bene della città di Acri , di dare finalmente adeguata risposta.
Non è più rinviabile. È necessario programmare la visione del territorio. Una gestione della cosa pubblica, basata su una perenne campagna elettorale e su risposte mirate a singole provocazioni trascurando la dimensione collettiva, è stata, è, e sarà la peggiore sciagura per Acri.
Emilio Turano, consigliere comunale di Acri