Il giornalismo deve essere al servizio della comunità, non al tornaconto di pochi

Io non ho preso le distanze da nulla, non è corretto questo modo di fare. Mi dispiace dirlo ancora una volta, ma non è giusto trasfigurare il pensiero altrui.
Se invio un comunicato a una testata, mi aspetto che venga pubblicato, non inserito in un contesto creato ad arte. E’ una questione di deontologia professionale.
In quella occasione, quella sulla presentazione diel libro di “Pura”, di Malena, ho detto che l’amministrazione comunale non aveva concesso l’uso del logo, perché nessuno aveva prodotto la richiesta per come prevede il regolamento. Tutto qui.
L’amministrazione comunale non è mai entrata nel merito delle manifestazione specifica: non si può concedere il patrocinio se non c’è una richiesta. Successivamente la richiesta è pervenuta e c’è stata la relativa delibera di giunta, votata all’unanimità, alla presenza di tutti.
Dire che questo è ritornare sui propri passi è l’ennesima dimostrazione di scarsa professionalità.
Consideriamo il giornalismo una nobile professione al servizio della comunità, non di chi vorrebbe piegarla al proprio tornaconto.

Mario Bonacci, assessore alla Cultura del Comune di Acri

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