Fare il possibile per salvare il cipresso di Piazza Purgatorio
I sottoscritti consiglieri comunali di Acri Angelo G. Cofone, Nicola Feraudo e Pino Intrieri, in merito al prospettato (ed imminente) abbattimento del cipresso di P.zza Purgatorio, ritengono opportuno far pervenire ai preposti organi ed uffici comunali le seguenti osservazioni (condivise appieno anche dagli altri consiglieri di minoranza Natale Zanfini ed Emilio Turanoche solo per motivi logistici non hanno potuto sottoscrivere la richiesta).
Premesso che il su citato albero rappresenta per molti cittadini una memoria storica della città e che, in ogni caso, è da considerarsi una presenza che ha da sempre caratterizzato P.zza Purgatorio.
Considerato che i VV. del FF. del Comando Provinciale di Cosenza, intervenuti giorno 15 ottobre scorso per sedare l’incendio che ha interessato proprio la suddetta pianta, in base alla relazione di intervento pervenuta al protocollo di questo Comune in data 17 ottobre u.s. ritengono necessario (non indispensabile) procedere all’abbattimento del cipresso per il ripristino delle condizioni di sicurezza e l’agibilità del luogo.
Considerato inoltre che l’amministrazione, manifestando una certa sensibilità al problema, ha inteso rispondere positivamente alla richiesta di un nostro concittadino, professionista del ramo (Dott. In agronomia), che unitamente ad un altro suo collega (Dott. Forestale) si sono offerti di eseguire gratuitamente le dovute verifiche ed accertamenti tecnici con mezzi e strumentazioni proprie al fine di valutare l’effettiva stabilità della pianta e, dunque, di stabilire se l’albero possa essere preservato.
A fronte di questo servizio gratuito i su citati tecnici chiedono il supporto comunale solo per ciò che riguarda le operazioni di pulizia preliminare (pulizia dell’interno del tronco e della base della pianta) che senz’altro può essere prestato.
Tenuto conto di ciò, i sottoscritti consiglieri comunali ritengono che sia doveroso da parte dell’amministrazione comunale, prima di procedere frettolosamente all’abbattimento della pianta, cercaredi individuare ogni soluzione alternativa possibile che miri a preservarla, pur sempre nel rispetto delle condizioni di sicurezza ed incolumità pubblica predisponendo, nelle more della esecuzione delle necessarie verifiche, l’eventuale transennamentodell’area intorno al cipresso per evitare danni ed incidenti a persone e cose.
Qualora anche gli accertamenti dei suddetti professionisti dovessero dare un esito negativo, i sottoscritti sarebbero i primi a non sollevare alcuna obiezione sull’abbattimento di questa piantastorica.
Angelo Giovanni Cofone, Nicola Feraudo e Giuseppe Intrieri