Visita del sindaco a Bardolino strumentalizzata da una minoranza politicamente miope
Sono stato un emigrato, negli anni 2000 sono partito per Bardolino sul lago di Garda. Ho fatto 5 stagioni in quello splendido posto, insieme a tanti nostri concittadini e tantissime altre persone del Sud Italia, siciliani, pugliesi campani e poi ancora tanti giovani dell’est europeo. Nessuno può essere felice di emigrare per bisogno, io stesso lasciai a casa mia moglie con un bambino di 5 anni e in attesa del nostro secondo figlio. Non erano rari i momenti in cui le lacrime sgorgavano da sole dai miei occhi. Bardolino come tanti altri posti rappresentava però la possibilità di riscatto sociale, e tutti i nostri numerosi concittadini acresi nel tempo hanno dimostrato le loro qualità. Molti sono passati da lavori umili e dignitosi ma con il tempo sono cresciuti fino al punto di rilevare molteplici attività commerciali. Oggi la comunità acrese a Bardolino, a Garda, Lazise e altre località gardesane è motivo di orgoglio e fierezza. Per la prima volta un Sindaco di Acri si è recato in quei luoghi di lavoro, lo ha fatto per dovere e vicinanza verso una grande comunità di lavoratori e di cittadini acresi, lo ha fatto dopo aver ricevuto questa estate la visita del Sindaco di Bardolino nella nostra Città che ammirato dalla bellezza dei nostri luoghi ha proposto un incontro di cortesia per sviluppare progetti futuri tra le due comunità. Così in occasione della festa dell’uva e del vino il Sindaco Pino Capalbo insieme ad una piccola delegazione di amministratori (rigorosamente a proprie spese) ha fatto un viaggio dove oltre agli incontri istituzionali ha incontrato tanti concittadini che hanno testimoniato la loro gratitudine per il sostegno morale e per l’attenzione e vicinanza dei propri rappresentanti politici. Registriamo in questi giorni un risveglio della minoranza consiliare che in assenza di argomenti seri attacca il Sindaco Capalbo proprio su questa iniziativa, tentando di farla passare per tutt’altra cosa, evidentemente sono lontani dal capire che significa rispetto e vicinanza, sono così miopi da non vedere la necessità e l’opportunità di creare rapporti con una comunità che può essere volano di scambi turistici e culturali. D’altro canto se escono bocciati dalla competizione elettorale oggi se ne capiscono tutte le ragioni. Se dovete fare opposizione fatela su argomenti seri, non cavalcate ignobilmente episodi come la rottura di una pompa di sollevamento acqua, non siamo in campagna elettorale e non servono aizzamenti sul disagio della gente. Siamo tutti mortificati dai disagi provocati da questi guasti e ci siamo attivati per superare in futuro questo sistema di gestione dell’impianto acque. Non raccontate barzellette che c’è poco da ridere, per noi che abbiamo iniziato da soli 3 mesi c’è tanto da lavorare e lo stiamo facendo. Ci scusiamo per i disagi, gli uffici e tutti noi restiamo a disposizione per ogni possibile soluzione.
Raffaele Gencarelli, consigliere comunale di Acri