Ex emigrati fortunati / la casa va a fuoco, ma beviamoci su

Ci troviamo costretti a rispondere all’articolo del Consigliere Gencarelli. Confessiamo di non aver capito bene il senso di quanto afferma. Da ex emigrato (anche lui sul Garda) parla di “lacrime che sgorgavano dai suoi occhi”: supponiamo per la pena perché costretto a stare lontano dalla sua terra e dai suoi cari (cosa che anche noi che, a suo dire, siamo ignobili e poco seri, comprendiamo).

Ma per sua fortuna ne parla da ex emigrato nelle località gardesane: purtroppo, caro consigliere, non tutti gli acresi hanno la fortuna di dirsi “ex” come Lei, perché non gli è stata data questa opportunità e continuano a “sgorgare lacrime dai loro occhi”.

Cosa “strumentalizziamo” o cosa “ignobilmente” cavalchiamo se riteniamo perlomeno inopportuna la visita del Sindaco a Bardolino vista la situazione critica  in cui versa il paese, mentre lui va a “farsi un bicchiere di vino” con i bardolesi esasperando ancora di più gli animi degli acresi?

 Inoltre ci siamo chiesti: ma gli acresi che lavorano sul lago, di cosa avrebbero dovuto ringraziare il Sindaco specificatamente? Per non aver dato loro nessuna opportunità lavorativa? Per aver favorito con la sua politica l’esodo sul Garda? Per essere stato protagonista della stagione che ha visto il più alto decremento demografico della storia di Acri (-8%, repetita iuvant)

Se oggi la comunità acrese sul lago è stimata ed apprezzata, di certo non è per le passerelle del sindaco ma per il sudore che versa ogni giorno.

Provate a chiedere a cittadini acresi emigrati sul lago, se con lo stesso stipendio o anche per la metà, sarebbero rimasti a casa, ad Acri, vicino ai propri cari!!!

Una buona amministrazione lavora in questa direzione a nostro parere, caro consigliere.

Abbiamo visioni totalmente opposte. Lei dice “Bardolino come tanti altri rappresentava però la possibilità di riscatto sociale”; la vera domanda è perché questo riscatto non può esserci ad Acri? In che modo il consigliere (da pochi mesi) ed il sindaco (da 5 anni) hanno operato in questo senso? Le proposte nel nostro programma andavano in questa direzione, con un ampio capitolo dedicato agli eventi da organizzare per rendere Acri viva.

Ci dica consigliere: cosa manca ad Acri per offrire queste opportunità, oltre alla volontà ed all’impegno dell’amministrazione? Oppure c’è qualche fantomatico sabotatore anche in questo caso? Qualche potere sovrannaturale che ci impedisce di crescere?

La cosa curiosa, poi, è che il consigliere Gencarelli dimentica la sua fase di “adolescenza politica ribelle”, quando nel 2017 era tra i più agguerriti contestatori dell’attuale sindaco, come dimostrano le foto allegate.

Ancora ci chiediamo: quali azioni, quali comportamenti del Sindaco hanno folgorato il consigliere Gencarelli, considerato il repentino cambiamento di rotta a pochi mesi di distanza dalle elezioni comunali? A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca!

 Sarebbe auspicabile che il consigliere Gencarelli desse una spiegazione ai cittadini acresi senza continuare ad offendere i consiglieri di opposizione (pardon, di minoranza come ama definirci i Sindaco) e l’intelligenza dei cittadini acresi, anche quelli residenti a Bardolino, che non hanno la fortuna di ricevere incarichi da un Sindaco amico, o che non hanno la fortuna di avere un parente consigliere in modo da farsi assegnare un edificio in comodato d’uso gratuito per svolgere la sua attività mentre ad altri questa concessione viene revocata!!! Un certo personaggio cinematografico, Cetto La Qualunque, purtroppo insegna!

Tutto questo, mentre Acri vive una crisi storica!

E ci perdonerà il consigliere Gencarelli se ribadiamo di ritenere la presenza del sindaco alla festa di Bardolino, in questo momento, del tutto  fuori luogo! Mentre casa nostra cade a pezzi, andiamo a berci  tranquillamente un bicchiere di vino?!

Cerchiamo di essere un pochino più seri, caro consigliere. Se può, se riesce, ci risponda nel merito:

  • E vero o no che c’è una vera emergenza idrica ad Acri e negli ultimi 5 anni non si è fatto nulla per porvi rimedio?
  • E vero o no che la cittadinanza è esasperata per la carenza di un bene primario?
  • E’ vero o no che la poca acqua che arriva nelle case è sporca ed inquinata?
  • E’ vero o no che per questo motivo, sono state chiuse anche le scuole?
  • Attribuisce un minimo di responsabilità a questa amministrazione?

Oppure, ci indichi con quale fantomatico sabotatore dobbiamo prendercela anche stavolta!

Non è, tuttavia, il caso di spostare l’attenzione dall’emergenza attuale: gran parte di Acri soffre la mancata erogazione idrica da più di 48h senza conoscere i tempi di ripristino del servizio! Sarebbe opportuno che rispondeste a questo piuttosto che prendervela con la minoranza.

Infine: ci conoscete bene: nessuno di noi ha accordi sottobanco, nessuno di noi è rassegnato, nessuno di noi è menefreghista. Nessuno di noi si dimetterà, con buona pace  di chi se lo auspica.

Stiamo lavorando e continueremo a farlo nell’interesse del paese, sicuramente abbiamo commesso degli errori e probabilmente ne commetteremo ma siamoo in buona fede e siamo, soprattutto, pronti ad ascoltare le critiche COSTRUTTIVE e le proposte, che siete sempre stati in grado di fare.

Nell’interesse di Acri, aiutateci a renderlo un posto migliore.

Natale Zanfini, Giuseppe Intrieri, Emilio Turano, Nicola Feraudo

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