“Fate chiasso”
Il 23 settembre una nuova mobilitazione in occasione del Global Strike for Climate. In oltre 70 città italiane studenti, lavoratori, associazioni e cittadini sono tornati in piazza preoccupati per l’emergenza climatica. A due giorni dalle elezioni politiche il movimento Fridays For Future ha chiesto di dare priorità alla crisi climatica. Migliaia di studenti in strada: da Milano a Palermo, da Roma a Napoli, da Trieste a Bologna, Torino, Firenze, Genova, Perugia, Cagliari, Pescara e altre città ancora.
Nelle Marche dopo l’esondazione dei fiumi e le molte vittime tra il 15 e il 16 settembre tantissimi giovani, «angeli del fango», spalano per aiutare a liberare strade e case. Decine e decine giovani e adolescenti vanno in strada per contribuire a rimuovere il disastro causato dall’alluvione. Alcuni giorni dopo alcuni attivisti del Friday for Future intingono le mani nel fango e riempiono le mura dell’edificio della regione di impronte come segno di protesta contro la gestione amministrativa che ha colpito il territorio marchigiano nelle ultime settimane. Ragazzi e ragazze con stivali sporchi di fango sfilano poi tra la folla.
Il 25 settembre Hadis Najafi, 20 anni, in una piazza della città di Karaj, vicino a Teheran si lega i capelli biondi con l’elastico senza coprirli prima di andare in manifestazione, prima di unirsi ai manifestanti. Un gesto comune a tante ragazze occidentali, fatto ogni giorno, ma che in Iran Hadis ha pagato con la vita. Una delle tante vittime del terrore della “polizia morale”, ragazze che sanno di rischiare la vita solo per esprimere la loro esistenza come persone senza velo, a volto scoperto, con i capelli raccolti o al vento.
Il 24 settembre dal palco del Teatro Lyrick di Assisi, nell’incontro con i giovani, in occasione dell’evento “Economy of Francesco” il Papa ha chiesto loro di farsi sempre sentire: “Se non avete niente da dire almeno fate chiasso!”. Ha concluso dicendo loro: “La nostra generazione vi ha lasciato in eredità molte ricchezze, ma non abbiamo saputo custodire il pianeta e non stiamo custodendo la pace”. Ispirandosi a Francesco d’Assisi ha invitato economisti e imprenditori under 35 a uno sforzo per trasformare l’attuale modello di sviluppo verso le dimensioni della sostenibilità. Nell’evento “Economy of Francesco” il papa ha incontrato economisti, imprenditori e attivisti sociali da oltre cento paesi di tutto il mondo. Ha fatto appello a una nuova economia amica della terra, un’economia di pace: “bisogna mettere in discussione il modello di sviluppo oppure saremo complici di un’economia che uccide”. Un messaggio per giovani, economisti, classi dirigenti, un evento poco coperto dai media e dalla stampa generalista, eppure un evento importante a cui hanno contribuito migliaia di persone che studiano e agiscono per una diversa economia.
Nelle scuole spesso si diceva ai ragazzi e alle ragazze “non fate chiasso”. Oggi bisogna complimentarsi con loro perché in giro per il mondo fanno il contrario. Fanno chiasso!
Assunta Viteritti