La Basilicata e la Calabria “Bizantina” insieme nella riscoperta delle “Radici”
La Basilicata e la Calabria “Bizantina”insieme nella riscoperta delle “Radici” autoctone di molti paesi del Vulture, da Melfi a Ripacandida, Rapolla, Venosa, Lavello, Genzanodi Lucania.
Per suggellare questo evento è stata scoperta una lapide dal Vescovo latino della Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa, S.E. Ciro Fanelli e dal PapàsPietro Lanza, Protosincello dell’Eparchia bizantina di Lungro, su iniziativa dell’’Università delle 3 Età “Enzo Cervellino” di Rionero (Potenza) attiva da quattro decenni, assieme a “Basilicata Arbereshe” ed a Don Alessandro Cerone.
L’Unilabor aveva messo in cantiere, da qualche tempo, il restauro di questa antica targa commemorativa, che il tempo e le intemperie avevano reso illeggibile ed ignorata. Per l’occasione, con uno sforzo organizzativo eccezionale, sono stati invitati i Sindaci dell’Arberia Vulturina (anche l’oasi Arbëreshe del Sarmento sarà a breve coinvolta) Maschito, Ginestra, Barile e Rionero.
Un’intensa e ricca giornata per gli ospiti, con un giro conoscitivo nel paese di Giustino Fortunato e nella limitrofa Barile nell’antichissima Chiesa di San Niccolò dei Greci e salutato dal giovane Parroco don Davide Endimione di S. Maria delle Grazie.
Prima della scopertura della lapide, cantato dal gruppo Folk “Kroj” Intercultura di GiovinaPaternoster e Coreografo Robert Lani(Gjirokaster), il canto famosissimo degli esuli skipetari (sec.XVI) “Jma bukure More”.
In Chiesa SS.Sacramento, dopo gli interventi di Mauro Tucciariello, Presidente Cons. Com.Rionero, Luigi Rafti (Maschito), Fiorella Pompa (Ginestra), Antonio Murano (Barile), coordinati dal giornalista e Direttore “Basilicata Arbereshe” Donato M. Mazzeo, è stata concelebrata una S. Messa dal Vescovo Fanelli e dal Papàs Lanza.
L’intera manifestazione, di forte contenuto storico, etico e religioso, è stata trasmessa “in Diretta” dal circuito Web TV “Tg7 Basilicata” e pubblicizzata su vari palinsesti di Calabria, Puglia (concomitante l’Evento tradizionale in Casalvecchio “Vëllazeria”) e Basilicata.
Gennaro De Cicco