Uricemia alta: cosa mangiare! 

Per prima cosa è importante sapere che quando il nostro organismo non è perfettamente in grado di smaltire le purine, che sono degli acidi nucleici, il livello di acido urico nel sangue aumenta, iniziando a depositarsi nelle articolazioni. La manifestazione patologica che ne consegue è la gotta. Questa patologia si cura con una terapia farmacologica ma risulta essenziale abbinare i farmaci a una dieta specifica, proprio perché la gotta si sviluppa a partire da un’alimentazione scorretta.

Sintomi della gotta

Come abbiamo detto, l’uricemia alta può scaturire in gotta, una patologia per la quale l’acido urico si accumula in corrispondenza di articolazioni e intersezioni ossee. Questo cosa comporta a livello di sintomatologia? I sintomi della gotta possono essere particolarmente spiacevoli, consistendo in quelli che si definiscono attacchi di gotta, cioè manifestazioni acute di artrite infiammatoria. Queste infiammazioni risultano in gonfiori, dolori e arrossamenti a livello delle articolazioni e possono manifestarsi tipicamente a partire dall’alluce, per poi svilupparsi anche alle caviglie, ai polsi, ai gomiti e alle ginocchia. Dunque una patologia davvero dolorosa ed invalidante, per la quale purtroppo si registra un’incidenza in aumento sulla popolazione, soprattutto maschile e di età avanzata.

COSA MANGIARE E I CIBI DA EVITARE

Dal momento che l’organismo di chi presenta queste problematiche, ha difficoltà a smaltire le purine, la prima regola di una dieta finalizzata a ridurre la sintomatologia sopra descritta sarà quella di evitare tutti gli alimenti ricchi di purine.

ALIMENTI AD ALTO TENORE DI PURINE:

• Pesce azzurro (alici, sgombro, acciughe, sardine ecc.)

• Frattaglie o interiora (fegato, cervello, animelle, lingua ecc.)

ALIMENTI CHE PRESENTANO UN CONTENUTO MEDIO DI PURINE:

• Carne rossa

• Carne bianca

• Crostacei (gamberi, granchi, aragoste ecc.)

• Tutti i tipi di insaccati

• Legumi (fagioli, ceci, lenticchie, piselli ecc.)

• Funghi

• Spinaci

• Asparagi

• Cavolfiori

ALIMENTI A BASSO TENORE DI PURINE:

• Latte e formaggi

• Uova

• Verdure e ortaggi (eccetto quelli sopra elencati)

• Frutta

• Cereali e prodotti derivati (tranne il germe di grano e i prodotti integrali)

Ci sono poi altre importanti raccomandazioni di cui tenere conto: è importante evitare il consumo eccessivo di alcolici perché, soprattutto nel caso della birra e dei super-alcolici, questo comporta un incremento della produzione di acido urico e in più ne ostacola la corretta eliminazione attraverso le vie renali. È importante mantenersi ben idratati nel corso della giornata, assumendo almeno 2-3 litri di acqua al giorno. Inoltre, è bene evitare diete particolarmente ipocaloriche o che prevedano digiuni, soprattutto se consistono in riduzione dei carboidrati. Fondamentale è poi ridurre il peso se si è in sovrappeso, basti pensare che i depositi di grasso addominale sono uno dei catalizzatori più potenti dell’iperuricemia. Andando a contrastare l’eccessivo grasso corporeo con una dieta personalizzata e appositamente ideata da un nutrizionista, unitamente a una regolare attività fisica, sarà possibile ridurre sensibilmente i sintomi e anche prevenirne l’insorgenza se si è soggetti a rischio. Una dieta ideale dovrà comprendere prima di tutto una importante percentuale di carboidrati, questo perché l’amido favorisce l’eliminazione dell’acido urico e ha un ruolo importante anche nel diminuire l’apporto di lipidi e di fruttosio che ne favoriscono invece l’accumulo. In ogni caso per stabilire una dieta su misura che sia realmente efficacie per voi, è fondamentale rivolgersi a un professionista, che sappia prendere in considerazione tutte le vostre peculiarità ed esigenze, perché anche se esistono dei principi di base validi per tutti, ognuno di noi è diverso e ha bisogno di cure personalizzate.

Quali sostanze abbassano l’acido urico?

Le sostanze antiossidanti di sicuro sono indicate in questa situazione:

• vitamina C che inibisce la sintesi e aumenta l’escrezione dell’acido urico. Inoltre la vitamina C è in grado di convertire la vitamina E nella forma attiva antiossidante, quindi hanno un effetto sinergico.

Altri composti che hanno attività antiossidante sono:

• i polifenoli (in particolare quelli del bergamotto hanno dimostrato efficacia nell’abbassare l’acido urico);

• i flavonoidi;

• il tè (soprattutto tè nero e verde ricchi in flavonoidi e catechine il quale hanno effetto), ricchi in flavonoidi;

• la curcuma (la molecola presente, la curcumina, oltre ad avere potente effetto antiossidante, ha mostrato di legarsi direttamente con la xantina ossidasi, l’enzima deputato alla produzione di urato, inibendo, quindi, la sua sintesi);

• probiotici hanno dimostrato di ridurre i livelli di acido urico, infatti nell’insufficienza renale l’escrezione di acido urico è direttamente associata all’uricolisiintestinale da parte del microbioma. Quindi, numerosi studi hanno dimostrato che l’integrazione con i probiotici (contenenti batteri uricolitici) potrebbero contribuire ad abbassare l’acido urico, ma ulteriori studi sono necessari.

• L-Arginina è un amminoacido con proprietà antiossidanti che induce la produzione di NO e, diversi studi, hanno dimostrato che l’integrazione con questo amminoacido ha impedito le alterazioni glomerulari e sistemiche indotte dall’iperuricemia.

• N-Acetilcisteina, oltre ad avere un potente effetto antiossidante, ha migliorato la condizione di insulino-resistenza indotta dall’eccesso di acido urico.

Antonia Cassavia

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