I programmi delle prossime elezioni Politiche
Ad un mese circa dalle elezioni politiche 2022, si inizia a parlare di programmi: la campagna elettorale vera e propria non è ancora iniziata e le forze politiche sono alle prese con la scelta definitiva dei candidati, con non pochi mugugni dovuti alla riduzione del numero dei parlamentari.
I punti fondamentali intorno ai quali coalizioni e partiti si presentano agli elettori sono ormai però chiari.
Il Centrodestra, che i sondaggi danno in vantaggio, oscilla tra vecchi cavalli di battaglia come la flat tax e novità come la revisione del PNRR.
Il Centrosinistra è diviso in due poli che convergono su un elemento condiviso, ossia la continuità con l’Agenda Draghi.
Il Movimento 5 Stelle insiste su Reddito di Cittadinanza e Salario minimo.
Il programma del centro destra.
Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati hanno presentato un accordo quadro di programma per l’alleanza intitolato “Per l’Italia”.
Al suo interno, ci sono una serie di cavalli di battaglia rimodulati in una sintesi che rappresenta le posizioni delle diverse componenti. E’ un programma in 16 punti, che parte dal ruolo internazionale del Paese (piena adesione all’integrazione UE e sì alla NATO), contiene un vasto capitolo su sicurezza e lotta all’immigrazione illegale e si declina poi attraverso una serie di proposte specifiche. Fra i punti caratterizzanti: flat tax per le partite IVA fino a 100mila e per la parte incrementale del reddito; voucher lavoro per turismo e agricoltura; defiscalizzazione welfare aziendale, tutele per PMI e lavoro autonomo; abolizione del Reddito di Cittadinanza, da sostituire con nuove misure di inclusione e politiche attive; aumento dell’assegno unico figli e sostegni a genitorialità; meno tasse e nessuna nuova patrimoniale; revisione del PNRR che recepisca le mutate condizioni (inflazione e guerra) e preveda un’attuazione veloce; elezione diretta del
Presidente della Repubblica; maggiore autonomia degli enti locali, federalismo fiscale e riforma della giustizia.
Il programma della coalizione PD.
“Insieme per un’Italia democratica e progressista” è lo slogan invece scelto per il programma del PD, che si presenta al voto del 25 settembre alleato con Verdi e Sinistra Italiana, Impegno Civico di Luigi di Maio e +Europa. E’ un programma articolato in circa 40 punti che ha come pilastri: transizione ecologica e sviluppo sostenibile, diritti. Fra le misure per il lavoro, esonero contributivo per le assunzioni di giovani under 35, salario minimo, smart working. Sui diritti, si punta sullo ius scholae, che prevede la cittadinanza con una numero minimo di anni di scuola in Italia. Per i giovani, assegno annuo per chi è a basso ISEE ed è in affitto.
Il programma Azione/Italia.
Il programma Calenda-Renzi è stato ufficialmente presentato giovedì 18 agosto. Si parte dal completamento dell’Agenda Draghi (con le riforme del Fisco, della Concorrenza e della Giustizia) e si prosegue con misure di sostegno alla crescita e al lavoro ed il potenziamento di Sanità e Istruzione, Industria 4.0 in chiave green.
Come altre misure, avanti sulla strada intrapresa con il PNRR, regolamentazione del salario minimo a 9 euro, perdita RdC per chi rifiuta un’offerta di lavoro e per i giovani è prevista la detassazione fino a 25 anni e la riduzione fino a 30 anni. In tema fiscale si mira ad una ulteriore semplificazione, che premi i redditi bassi ed equipari detrazioni e deduzioni per autonomi e dipendenti. Sulle pensioni, nuove misure di flessibilità in uscita per alcune categorie di lavoratori.
Il programma del Movimento 5 Stelle.
“Dalla parte giusta, cuore e coraggio per l’Italia di domani”, è lo slogan di un programma in 22 punti che parte dal fisco, con l’introduzione del cashback fiscale, una maxi-rateazione cartelle esattoriali e la cancellazione dell’IRAP. Fra i punti qualificanti: salario minimo a 9 euro l’ora,statuto del lavoro autonomo,riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario,riscatto gratuito della laurea,sanità statale e non più regionale,ius scholae.
Nelle prossime settimane, le varie forze si misureranno con l’elettorato sulle rispettive piattaforme programmatiche, frutto delle loro diverse culture politiche, con le quali si prefiggono di governare il Paese nei 5 anni di legislatura.
Si troveranno, comunque, difronte alla necessità di varare, sin da subito, robuste misure economiche e sociali, in ragione di un’aumento del costo delle materie prime e della crescita del tasso di inflazione che, se non contenuti, rischiano di innescare una spirale recessiva.
Angelo Montalto