Si precisò su Il Nettuno
A noi, che vaghiamo tra vecchi giornali e ritagli vari, di tanto in tanto, facciamo “incontri” curiosi e inaspettati.
Su Il Mattino di Napoli, in un numero del 1918, leggiamo un “trafiletto” dal titolo: “A proposito di una poesia di Vincenzo Padula”.
È raro, da qualche anno, precisamente dalla chiusura di “Confronto”, di leggere articoli interessanti o meno sul nostro Autore.
Ci sarebbe da meditare!
Torniamo a noi, come diceva la nonna, dopo una digressione, nel raccontare le sue meravigliose “rumanze”.
Torniamo a noi!
L’autore di quanto si riporta, come si vedrà è Antonio Julia.
Trascriviamo pedissequamente:
«Ill.mo Sig. Direttore,
La poesia del Padula, pubblicata molto opportunamente nel n. 320 del suo autorevole e diffuso “Mattino”, fu scritta, forse in S. Marco Argentano (Cosenza), addì 5 gennaio 1848, allorché il feroce Del Carretto venne fatto allontanare da Napoli dietro ordine del Filangieri, sulla nave “Il Nettuno”; ma il Padula non ebbe occasione di pubblicarla.
Essa rimase inedita fino al 26 febbraio 1893, giorno in cui il defunto mio genitore lesse nell’”Accademia Cosentina” una sua conferenza: “Vincenzo Padula poeta lirico”, nella quale è contenuta, appunto la magnifica invettiva al Del Carretto, del cui autografo il D. Umile Padula, fratello del poeta, mi fece estrarre copia, che tuttora posseggo.
Tale conferenza fa parte delle poesie del Padula, pubblicate il 1894 in Napoli, pei tipi del Morano.
Pregandola di inserire la presente sul “Mattino”, mi creda, ringraziandola
Dev. suo Antonio Julia».
Riteniamo non dovere aggiungere alcun commento. Lo faranno i “mei venticinque lettori” ove ne avessero voglia.
Giuseppe Abbruzzo