Inesattezze e diffamazione. Ecco come stanno le cose

In riferimento all’articolo pubblicato ieri pomeriggio su una testata on-line locale ritengo, per dovere di cronaca, dover smentire alcune informazioni che a parere dello scrivente risultano erronee e forvianti.
In prima istanza, la delibera dello scorso 2021 e la mia assunzione non hanno nessuna correlazione.
Ci tengo a specificare che il concorso al quale ho partecipato lo scorso 30 marzo era a carattere nazionale, gestito direttamente dal Ministero, con lo scopo di fornire agli enti locali del Sud Italia professionisti tecnici e amministrativi di supporto per la gestione dei fondi PNRR.
Dai documenti si evince che da oltre 10.000 candidati i vincitori del profilo tecnico sono risultati solo 165, tra cui io.
Una volta pubblicato l’esito, nello scorso mese di maggio, i vincitori sono stati invitati a scegliere la sede di assegnazione. Nel mio caso ho scelto Acri (probabilmente, dato il bassissimo numero di vincitori nella provincia di Cosenza, se io non avessi scelto Acri come sede questa sarebbe rimasta scoperta).
Tutti gli atti, graduatorie, esiti prova, etc sono pubblici al seguente indirizzo web https://www.ripam.cloud/.
Invito tutti a leggerli.
Non rinnego la vicinanza al sindaco Capalbo, ma faccio notare che avendo scelto la sede prima dello scorso 12 giungo avrei comunque preso servizio presso il Comune di Acri in data 1 luglio, anche se fosse risultato vincitore il dott. Zanfini.
Personalmente intendo fornire il mio contributo e la mia professionalità all’ente per raggiungere quanti più risultati possibili in vista dei bandi in uscita che riguarderanno i comuni come quello di Acri.
Ritengo che i diversi post, i commenti e per l’ultimo l’articolo di questo pomeriggio, siano frutto di una ricostruzione di fatti alterata, creata unicamente per far sorgere il dubbio ai cittadini e per alimentare polemiche pretestuose.
Ebbene, qualche volta esiste anche il merito, ma probabilmente per alcuni questo può sembrare inusuale.
In ultimo, sto provvedendo a raccogliere tutti i post, i commenti, l’articolo e le condivisioni dello stesso per procedere a sporgere querela per diffamazione verso chi ha cercato di buttare fango, anche davanti a un caso di evidente di meritocrazia.
Cordialmente,
Ing. Gerardo Nicoletti

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