“Dedico questo premio ai coraggiosi poliziotti di Macerata e ai suoi cittadini
Nella città di Senigallia è stata celebrata la 31 edizione della manifestazione “Marchigiani dell’anno”.
La cerimonia si è svolta alla presenza di molte autorita’ locali e nazionali fra cui il Ministro Garavaglia e il sottosegretario Pierpaolo Sileri.
Fra i premiati, per la prima volta, anche un non marchigiano, il questore Antonio Pignataro, che si era distinto nel gestire l’emergenza nazionale creatasi a macerata dopo il deprezzamento della ragazza Pamela Mastropietro e il raid di Luca Traini e nel contrastare lo spaccio di droga da parte della feroce criminalità nigeriana che aveva occupato alcune zone della città.
Ha dedicato il premio ai poliziotti di quella questura per il lavoro fatto contro gli spacciatori e che, durante gli interventi operativi di contrasto, aveva causato il ferimento di oltre quaranta poliziotti.
Il Questore ha voluto sottolineare che la città di Macerata, identificata sulle prime pagine dei quotidiani nazionali come la “fabbrica della paura”, ha saputo reagire diventando la “città delle risposte” contro l’ illegalità, contro la criminalità nigeriana, contro la degenerazione della movida e ha dato un messaggio di legalità a tutto il Paese, soprattutto per quanto riguarda la vendita della “cannabis light”, maldestramente propagandata come innocua e legale, azione sfociata nella sentenza della corte di cassazione a sezioni unite del 30 maggio 2019 e successive sentenze del 2021.
A causa di questa lotta condotta come “unicum nazionale “, che ha causato un forte dibattito politico con le relative conseguenze, ha voluto ricordare anche il coraggio, non solo del vescovo Nazzareno Marconi, autore di una lettera di vicinanza, solidarietà e condivisione, ma anche l’impegno dei valorosi magistrati della procura di macerata con il procuratore Giorgio, i quali non gli hanno mai fatto mancare la loro solidarietà.
Il questore Pignataro, per concludere, nel percorrere i suoi tre anni trascorsi a Macerata in prima linea, con l’esemplare sostegno e solidarietà della comunità maceratese, ha voluto anche ricordare come esempio mirabile il lavoro dei giornalisti delle testate locali che hanno raccontato sempre con grande professionalità e onestà intellettuale l’accadimento dei fatti, a volte anche con qualche suggerimento che ha contribuito a far raggiungere i massimi risultati conseguibili. Ha infine voluto ringraziare i sindaci che non hanno mai fatto mancare la loro solidarietà e vicinanza esplicitata anche nell’aver condiviso l’intitolazione di piazze, strade, teatri all’agente di polizia Calogero Zucchetto, al maresciallo dei Carabinieri Trapassi, all’appuntato dei carabinieri Bartolotta, al commissario di polizia Giuseppe Montana, al vice questore Ninni Cassarà, all’agente della polizia Roberto Antiochia e all’agente Natale Mondo, per aver offerto la propria vita in nome della legalità, della democrazia e della libertà.