Elezioni Comunali. E’ ballottaggio tra Pino Capalbo e Natale Zanfini

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Esattamente come cinque anni fa: tutto si è deciso, o meglio, non si è deciso al fotofinish.

Pino Capalbo ha dovuto attendere fino all’ultimo per capire se fosse stato necessario il ballottaggio o se fosse stato premiato subito. Le percentuali hanno ballato per lungo tempo sul crinale di un 49% degno di un thriller d’annata. Alla fine si è trattato invece di un film già visto un lustro prima: sarà ballottaggio e obiettivo mancato per una manciata di voti, una trentina circa. Ha messo insieme 5707 voti (49,63%).

Le lungaggini nelle operazioni di scrutinio in una sezione elettorale, la numero sette, a notte fonda non hanno permesso di avere il dato ufficiale, ma i numeri dicono che tra due settimane il sindaco uscente dovrà incrociare la spada con Natale Zanfini, che si ha lambito la soglia del 40% (39,70%, cioè 4565 voti, l’ultimo dato).

Il terzo aspirante sindaco, Angelo Giovanni Cofone, di “Alternativa per Acri”(Sinistra Italiana e Movimento 5 Stelle) si è fermato al 10,66% (1226 voti).

Capalbo ha raggiunto la maggioranza assoluta con le sue sette liste a sostegno, questo significa che se ha superato il 53% (dato comunque da confermare) ha già la maggioranza in consiglio comunale, al di là dell’esito del turno di ballottaggio di domenica 26 giugno.

Messe a posto le cifre, le forze politiche hanno poco tempo per metabolizzarle, perché occorre capire come muoversi in vista del secondo tempo. Non sarebbe peregrino, per i toni usati in campagna elettorale, un accordo, magari non formalizzato dall’apparentamento, tra la coalizione che sostiene Natale Zanfini e quella che ha appoggiato la candidatura di Angelo Giovanni Cofone.

Entrambi comunque dovranno capire che cosa non ha funzionato, perché è indubbio che tra le file di entrambi gli schieramenti c’è una palpabile delusione rispetto alle aspettative della vigilia.

Al contrario, già ieri in tarda serata, al di là della comprensibile delusione per il risultato sfiorato della vittoria al primo turno, c’era tra i candidati e i sostenitori di Pino Capalbo un clima di soddisfazione e di ottimismo, suffragato dal risultato delle liste.

C’è bisogno di un ulteriore sforzo per portare a casa il risultato, così come alle scorse elezioni, e questo significa rimettersi al lavoro fin da subito per motivare il proprio elettorato di riferimento e riportarlo alle urne.

C’era molta attesa in città e nelle ore che hanno preceduto le operazioni di scrutinio si respirava la tensione tipica delle grandi vigilie. La trasmissione di Radio Akr, che ha seguito in tempo reale l’evolversi della vicenda elettorale, ha tenuto incollate migliaia di persone alle radio, ma anche il web ha dato l’opportunità a tantissimi acresi, non solo in Italia, ma anche dall’estero di sentirsi comunità e di vivere e condividere le medesime emozioni di chi è rimasto ad Acri.

A tarda ora non c’era ancora il dato delle preferenze dei candidati al consiglio comunale. La speranza è che oggi sia disponibile.

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