Non è vero che non funziona nulla. Nel pubblico c’è anche competenza e cortesia. Ecco quello che mi è accaduto

Scrivo queste poche righe perché sono convinto che le buone notizie debbano avere “diritto di cronaca”.
Oggi non si fa altro che raccontare storie di malgoverno e malagestione, legate ad errori ed omissioni che creano disservizi e carenze strutturali. Le storie positive, di “buon governo”, invece, spesso non finiscono sul giornale … non fanno notizia.
Mi preme portare a conoscenza dell’opinione pubblica che, invece, ho avuto una ottima esperienza pubblica, di grande umanità e di eccellente professionalità, trovata nell’ufficio tecnico del comune di Acri, una realtà di cui andare orgogliosi, con tutti i suoi difetti, come tutte le cose che devono essere migliorate.
Uno speciale ringraziamento va all’ingegnere Francesco Giorgio, nella sua qualità di responsabile del settore 5, che ha saputo dimostrare non solo alta professionalità e capacità tecniche, ma anche (e soprattutto) una squisita cortesia, una grande passione per il suo lavoro, una smisurata umanità e disponibilità per dei cittadini che avevano urgente bisogno di un intervento del sistema di depurazione e fognario.
Il Cittadino in questo caso, per fortuna, si è sentito immediatamente tutelato e non trattato come un numero, solitamente annichilito da atteggiamenti altezzosi e supponenti da parte di chi, per ragioni di simpatie politiche o per superomismo dannunziano, dovrebbe invece supportarlo.
Ma il ringraziamento va anche esteso alla sig.ra Antonella Ferraro, efficiente collaboratrice dell’ingegnere Giorgio e al tecnico Massimo Rosa che materialmente ha effettuato l’intervento.
E non si intende escludere dal sentito ringraziamento tutto il personale intervenuto al pregevolissimo interessamento.
A volte sono proprio elementi quali la premura, la gentilezza, la pazienza, la sensibilità, l’attenzione, sicuramente di difficile misurabilità, a fare la differenza tra un ufficio che adempie alle proprie funzioni ed uno mal funzionante, inceppato solo per un capriccio politico o beghe partitiche.
Mario Ritacco