Le proprietà nutrizionali dell’albicocca
L’albicocca è ricca di acqua, di zuccheri semplici, soprattutto saccarosio, e di fibra, sia nella forma solubile che in quella insolubile. Anche la presenza di sali minerali è di tutto rispetto grazie all’ottimo contenuto di potassio ma anche di rame e ferro.
Per quanto riguarda le vitamine, l’albicocca ha un’elevata quantità di provitamina A (o betacarotene), vitamina C, E e vitamine del gruppo B.
Il betacarotene, precursore della vitamina A, è un pigmento vegetale responsabile del colore giallo-arancio del frutto, che possiede importanti proprietà antiossidanti e protettive. 100 grammi di albicocche, circa un paio di frutti, sono in grado di fornire da soli quasi la metà del fabbisogno giornaliero di questa vitamina con sole 28 calorie!
Benefici per la salute
La maggior parte delle proprietà benefiche dell’albicocca sono dovute all’abbondante presenza del betacarotene. Il nostro corpo sintetizza la vitamina A (retinolo) partendo proprio da questo carotenoide, oppure assume il retinolo direttamente dai prodotti di origine animale. La vitamina A svolge un ruolo protettivo importantissimo per molte funzioni biologiche dell’organismo e rappresenta una difesa essenziale per combattere tante patologie e disfunzioni.
Le moderne ricerche mediche e genetiche attribuiscono alla vitamina A un ruolo molto importante nel contrasto alle patologie tumorali, soprattutto nei riguardi dello stomaco, del colon, della prostata e del seno. Ma le funzioni di questa vitamina sono davvero tante:
- è utile nella formazione e nel mantenimento in salute della pelle, dei tessuti cartilaginei e delle mucose, tra cui quelle dei polmoni, della bocca e del naso;
- favorisce la formazione dell’abbronzatura, proteggendo l’epidermide dai raggi solari;
- interviene nel processo visivo proteggendo la retina e aumentando la capacità di visione in condizioni di scarsa illuminazione e previene la degenerazione maculare causata dall’invecchiamento;
- rinforza il sistema immunitario e aumenta la resistenza contro le infezioni;
- interviene nei processi di smaltimento delle tossine da parte del fegato;
- è antinfiammatoria;
- protegge l’apparato cardiovascolare
- è un potente antiossidante che contrasta l’invecchiamento cellulare, in particolare i radicali liberi che sono la causa dei danni cellulari nell’organismo.
Modalità d’uso
Dopo la raccolta le albicocche non si conservano molto a lungo. È consigliabile consumarle al giusto punto di maturazione e non oltre 3 giorni dall’acquisto, quando ancora sono ben sode e carnose.
Le albicocche rappresentano uno spuntino ideale in qualsiasi momento della giornata, rinfrescante, saziante e ipocalorico. Inoltre sono tra i frutti più comodi: dopo essere stati lavati si possono facilmente trasportare, non vanno sbucciati e il nocciolo è facile da staccare dalla polpa.
In alternativa al consumo fresco è possibile consumare albicocche sotto forma di centrifugati o frullati.
Albicocche essiccate, candite e in confettura
In commercio esistono albicocche sotto sciroppo, candite o in confettura. Tutte queste preparazioni comportano l’aggiunta, o nel liquido di governo, o nel processo di trasformazione del prodotto, di zuccheri che ne alterano alcune caratteristiche nutrizionali. Lo stesso concetto vale per i succhi di albicocca, a cui vengono solitamente aggiunti conservanti, acqua e zuccheri.
Le albicocche in forma essiccata o disidratata, invece, non subiscono grosse alterazioni, se non quella di essere state private dell’acqua e di averne quindi bloccato il processo di degradazione. In questo caso, seppure in concentrazione più elevata, presentano il medesimo corredo di nutrienti e sali minerali delle albicocche fresche. Attenzione, perché anche le calorie sono maggiori: 349 per 100 g per quelle disidratate, 274 per 100 g per quelle secche.
Albicocche: uso in cucina
Particolarmente pratiche, le albicocche sono ottime consumate da sole, fresche, ma anche essiccate o come succo. In tutte queste forme rappresentano un agevole spuntino che può accompagnare con un po’ di energia un’escursione o un fuori pasto estemporaneo.
Ma le albicocche, sia fresche che sciroppate, secche, candite, in confettura o in gelatina, sono anche una gustosa base per molte ricette, dalla colazione fino alla cena.
Possono essere usate per arricchire uno yogurt o una mousse, come ingrediente per le insalate, per farne centrifugati e frullati. La purea di albicocca si può impiegare per realizzare delle creme, con aggiunta di ricotta o di formaggio molto fresco, anche per farciture di torte. Un dessert con albicocche sciroppate su un letto di crema pasticcera e biscotto, può costituire un fine pasto leggero e di veloce e facile preparazione.
Sotto altre forme, specialmente come marmellata, le albicocche accompagnano spesso le colazioni, semplicemente spalmate su fette biscottate o come copertura della classica crostata o ripieno di un croissant. La marmellata di albicocche è fondamentale per uno dei dolci più famosi, la Sacher Torte, la celebre torta viennese al cioccolato che al suo interno ne è farcita con un immancabile e gustoso strato.
Antonia Cassavia
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