Asili nido

Il Piano Nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) prevede più di 30 miliardi per progetti di miglioramento e innovazione nel settore dell’istruzione in Italia. Si tratta di molte risorse che arrivano dall’Europa per “aggiustare” il paese dopo la pandemia. 

Molte le criticità da gestire con questi soldi:• risolvere le carenze strutturali in tutti i cicli formativi(infrastrutture e edilizia in particolare);• aumentare gli asili nido (questione chiave richiamata molte volte anche per aumentare il lavoro femminile soprattutto al sud); • aumentare il numero dei diplomati che si iscrivono all’università (oggi solo 60 su 100 diplomati si immatricolano all’università e di questi solo il 29% raggiunge la laurea, restiamo il paese fanalino di coda dell’Europa); • rafforzare i sistemi di orientamento per mitigare le diseguaglianze sociali di partenza;  • rafforzare la politica per la formazione insegnanti;• rafforzare il sistema della ricerca pubblica (di base e applicata) per la crescita economica del paese. 

I soldi andranno usati entro il 2026, alcuni dei bandi per l’uso di queste risorse sono stati già avviati. Uno dei primi bandi è quello per gli asili nido (0-2 anni). Per l’istituzione di nuovi asili nido in Italia sono stati stanziati 2,4 miliardi di euro. Il bando era scaduto il 28 febbraio e per quella data erano arrivate 953 proposte, troppo poche per coprire le risorse messe a bando. Il Ministro Bianchi decide allora di riaprire il bando con una proroga al primo aprile. La proroga ha aumentato del 76% il numero delle proposte. La proroga è stata a decisa in accordo con il ministero del Sud e della Famiglia e questo ha consentito una maggiore adesione da parte degli Enti locali (regioni e comuni). Con la proroga le candidature sono diventate 1.676 e le quattro regioni con più domande presentate in termini assoluti sono: Campania (196), Lombardia (157), Lazio (138), Calabria (137).

In una recente intervista il Ministro Bianchi afferma: “La risposta positiva è stato il frutto di un lavoro condiviso, nel mese di proroga abbiamo avuto una risposta molto positiva grazie al lavoro fatto con gli altri Ministeri coinvolti, con l’Agenzia per la coesione, con le Prefetture, con l’Associazione dei Comuni. Abbiamo organizzato seminari, incontri, aperto linee di supporto dedicate e previsto una campagna di comunicazione specifica. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è un’azione collettiva per la quale c’è bisogno del contributo e della partecipazione di tutti”.

Aumentare il numero degli asili nido è ritenuto importante per rafforzare il lavoro femminile soprattutto al sud. Solo l’aumento del lavoro femminile può produrre un miglioramento dei redditi delle donne e in prospettiva essere un argine alla denatalità (siamo tra i paesi più vecchio al mondo).

Il testo del PNRR intende accelerare la risoluzione di criticità profonde in atto da molto prima della pandemia. Data l’eccezionalità delle risorse (un debito enorme che peserà sulle generazioni future), non si potrà sbagliare nel loro uso e finalizzazione….  

Assunta Viteritti

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