Tre candidati a sindaco, un esercito di 239 aspiranti consiglieri. Tranne Feraudo, tutti in campo gli uscenti.
Sono tre gli aspiranti alla poltrona di sindaco della città.
All’uscente Pino Capalbo, si aggiungono Natale Zanfini e Angelo Cofone.
Sono sette le liste, tante quante erano cinque anni fa, a sostenere la conferma a Palazzo Gencarelli di Pino Capalbo (Partito Democratico, Azione con Calenda, Civicamente Acri, Partito Socialista Italiano, Pino Capalbo sindaco, Acrinsieme e Articolo Uno), sei quelle che appoggiano la corsa dell’ex consigliere provinciale Natale Zanfini (Acri bellissima, Moderati per Acri, Acri futura, Cambiamo Acri, Acri.0 e Uniti Là Mucone – Acri – San Giacomo) e due per Angelo Cofone (Movimento 5 Stelle e Sinistra Italiana).
Rispetto al 2017 c’è un candidato a sindaco in meno, ma il numero delle liste è lo stesso. Non ci sono donne aspiranti alla carica di primo cittadino, cinque anni fa c’era Anna Vigliaturo. Nelle liste i candidati sono 239, per 16 posti in consiglio comunale.
Tra i consiglieri e gli assessori in carica si sono ricandidati tutti, tranne Maurizio Feraudo.
Mancano i simboli del centro-destra, sebbene vi siano numerosi esponenti di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Coraggio Italia nelle liste a sostegno di Natale Zanfini.
Ieri è scaduto il termine per la presentazione delle candidature, in realtà le coalizioni di Pino Capalbo e Angelo Cofone avevano formalizzato gli adempimenti già nella giornata di venerdì.
La fase pre-elettorale è stata incandescente, e c’è da giurare che il clima si surriscaldi ulteriormente già a partire dalle prossime ore.
A dare fuoco alle polveri sono state le opposizioni consiliari uscenti, con la richiesta di un consiglio comunale aperto e un appello alla sottoscrizione di un patto della legalità dei candidati, raccolto dalla coalizione “Alternativa per Acri” di Angelo Cofone. Per la maggioranza uscente si è trattato solo un tentativo di strumentalizzazione.
Altra polemica innescata dai giorni scorsi da Maurizio Feraudo, che ha scritto al segretario comunale e al Prefetto di Cosenza, chiedendo il rispetto della par condicio da parte dell’amministrazione comunale e delle forze di maggioranza ree di camuffare, attraverso inaugurazioni e iniziative simili, forme di comunicazione ingannevoli.
Si vota il 12 giugno e nelle prossime settimane si assisterà a numerose iniziative su un territorio che si estende per duecento chilometri quadrati. Attesi anche maggiorenti regionali e nazionali dei partiti per rafforzare la candidatura di questo o quel candidato. Nei giorni scorsi c’è già stato un primo assaggio, con un video del presidente nazionale del Movimento 5 Stelle ed ex presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte.
Nei prossimi giorni ci sarà il sorteggio dell’ordine dei candidati a sindaco e delle liste sulla scheda elettorale, atto propedeutico all’inizio vero e proprio della campagna elettorale.