L’Acri verso la semifinale play off, Pascuzzo: «Reggiomediterranea squadra forte, ma noi ci crediamo»
Dopo aver chiuso la regular season al quinto posto, e dunque centrato la qualificazione ai play off, l’Acri si appresta a disputare il primo turno degli spareggi in casa della Reggiomediterranea, squadra che ha terminato il campionato in seconda posizione. I rossoneri, per andare avanti, sono costretti a vincere ma le motivazioni, e la voglia di fare bene della formazione allenata da mister Mario Pascuzzo sono tante: «È stata finora una stagione lunga ma veramente bella – afferma l’allenatore della squadra silana -. Siamo sempre stati ad inseguire ma non abbiamo mai mollato, il traguardo dei play off si aggiunge a quello della finale di coppa Italia e per rendere meraviglioso tutto questo dobbiamo avere ancora fame». Nel doppio confronto in campionato, l’Acri ha pareggiato 3-3 in casa della squadra allenata da Giuseppe Misiti, mentre al “Pasquale Castrovillari” i rossoneri hanno avuto la meglio per 3-1. I play off sono una sfida a sé e spesso l’esperienza dei protagonisti in campo può fare la differenza: «Abbiamo gente esperta – dice Pascuzzo – e capace di affrontare certe sfide. La Reggiomediterranea è una squadra ben costruita, forte e che gioca bene ma noi faremo la nostra partita». L’allenatore acrese prova a toccare anche le corde dei sentimenti e dell’orgoglio: «Rappresentiamo una piazza importante – afferma – ecco perché siamo obbligati a dare il massimo, poi quello che verrà ci prenderemo. Dobbiamo però lottare dal primo all’ultimo minuto». Ed ancora: «Abbiamo l’obbligo di crederci, semplicemente perché siamo l’Acri, rappresentiamo una città importante e con grande tradizione sportiva. Una storia che merita passione e voglia di fare bene». E in conclusione l’appello ai tifosi: «So bene che per tutti è un periodo particolare, ma ci aspettiamo che i nostri supporters ancora una volta possano darci il loro calore. Vogliamo il loro sostegno – dice in conclusione – perché nonostante le difficoltà e le lacune, questa squadra ha lottato e rispettato la maglia».
Francesco Spina