Metodi

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Il dibattito culturale intorno alle nuove modalità di insegnamento è sempre più centrale per la scuola del presente e del futuro, c’è bisogno di metodologie didattiche realmente innovative per riuscire a vivere le opportunità di questo nostro complicato mondo. Molte strategie innovative si stanno già attuando nelle scuole italiane anche grazie alle innovazioni tecnologiche a supporto della didattica. Al centro dell’innovazione dei metodi didattici ci sono gli insegnanti, a loro si richiede una notevole flessibilità e capacità di rimettersi continuamente in gioco di fronte alle nuove sfide che si presentano. I metodi di innovazione didattica sono molti, coinvolgono le attività da far svolgere nelle classi e oltre all’obiettivo dello svolgimento ottimale dei programmi hanno anche altri importanti obiettivi tra cui il benessere emotivo degli alunni e delle alunne per una didattica inclusiva e di qualità. Al centro della didattica innovativa c’è il rovesciamento di due baluardi della scuola tradizionale: il carattere preconfezionato della lezione svolta solo in modo frontale; l’idea che studiare e imparare sia solo esito di uno sforzo individuale.

Molti i metodi didattici che propongono questo rovesciamento: quelli che puntano allo sviluppo metacognitivo, un modo di insegnare e di apprendere che va oltre le singole discipline e che mira allo sviluppo di consapevolezza degli studenti e delle studentesse per far sviluppare memoria, attenzione, elaborazione delle informazioni; quelli che si rivolgono alle didattiche per competenze che punta a lavorare su nuclei tematici piuttosto che sui saperi strettamente disciplinari;   tutti i metodi che mirano a formare strategie didattiche incentrate sul gioco, l’apprendimento, a tutte le età, dovrebbe suscitare emozioni goliardiche e gioiose; metodi che puntano all’educazione tra pari per sviluppare il confronto continuo fra gli studenti; tutte le didattiche laboratoriali e cooperative per sviluppare competenze di collaborazione.

Anche il premio Nobel Giorgio Parisi ha recentemente detto che a scuola spesso si spiega ancora in modo nozionistico, si seguono programmi “vecchiotti” e che bisogna cambiare. L’occasione è stata l’incontro con gli studenti di scuole appartenenti a 780 classi, a questi studenti ha detto che l’apprendimento è sforzo ma anche divertimento e passione, ha invitato gli studenti a non essere timidi sui propri sogni e di cercare sempre di realizzarli.

L’INDIRE (L’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa, l’ ente di ricerca del Ministero dell’Istruzione) ha sviluppato negli ultimi anni un programma di innovazione con centinaia di scuole in Italia, “Avanguardie educative”, un programma di innovazione sviluppato su 7 orizzonti (https://innovazione.indire.it/avanguardieeducative/il-manifesto) con al centro il tema delle innovazioni nei metodi di apprendimento.

Sul sito di INDIRE, c’è una frase che è un monito e un augurio da condividere:

L’apprendimento e l’innovazione vanno mano nella mano. L’arroganza del successo è di pensare che ciò che hai fatto ieri sarà sufficiente per domani (William Pollard).

Assunta Viteritti

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