Interruzioni

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È stata una scuola il primo obiettivo dei missili russi a Kyiev. E non una scuola qualunque. Secondo quanto riportato dall’agenziaAdnkronos si tratta della scuola Cambridge club, il più grande centro di esame autorizzato per le certificazioni di lingua inglese di tutta l’Ucraina. La scuola è stata bombardata il 27 marzo verso le 5 del mattino, le cose importanti si fanno presto…

Altri missili si sono abbattuti su altre scuole del paese e altri centri culturali come il teatro della città di Mariupol. Per quegli studenti che possono le lezioni sono ripartite solo on line con alcuni professori dalla Germania, dalla Moldovia, dalla Polonia, ma, secondo quanto si apprende solo il 30% degli studenti ha ricominciato a seguire le lezioni. C’è poi la salute fisica e mentaledei più giovani: pensano solo alla guerra, sono depressi, molti di loro semplicemente non si sa dove si trovino. 

Molti giovani universitari ucraini, che non possono lasciare il paese e che non possono più andare nelle loro sedi universitarie,sono stati invitati a seguire lezioni a distanza da università di altri stati confinanti, tra cui la Polonia. Quelli che sono riusciti a fuggire in altri paesi, anche in Italia, potranno forse tornare a scuola, magari seguendo da remoto i loro docenti rimasti in Ucraina.  

A Roma bambini e bambine arrivati nei giorni scorsi sono stati accolti dalla scuola ucraina di Roma ‘Prestigio’. Enormi le difficoltà ma si è riusciti a organizzare diversi gruppi per permettere loro di non perdere l’anno scolastico. La scuola sarà gratuita per tutti i profughi per tutto il periodo della guerra. 

Scuole e teatri distrutti, milioni i profughi. Migliaia e migliaia i bambini sotto i 16 anni, per tutti loro, semplicemente le loro scuole sono scomparse, non ci sono più. In poche ore hanno lasciato la loro casa, il loro paese, gli amici, la quotidiana vita di quartiere di città piccole o medie dell’Ucraina e si ritrovano in bus verso destinazioni sconosciute o in file interminabili di auto con famiglie che cercano di raggiungere il confine, questo almeno i primi giorni perché oggi non ci si può più muovere in libertà e i corridori umanitari sono fallimentari. 

Molti bimbi, ragazzine e ragazzine per sfuggire alla morte sono nei sotterranei delle metropolitane, nelle cantine, spesso isolati e senza via d’uscita. Anche nelle grandi città la vita ordinaria è completamente saltata, finita, l’ordine del quotidiano non esiste più. 

La vita di tutti si è interrotta. Insegnanti e studenti di molte classi di molti paesini e centri dell’Ucraina molto probabilmente non si incontreranno mai più. 

L’eccesso di immagini dai media e dai social è impressionante, vediamo tutto quello che di solito nelle altre guere era celato agli occhi. L’orrore è tale che non si riesce a trovare le parole. Passeggini che attraversano ponti distrutti, bambini con i pochi giochi presi di corsa un momento prima di scappare di casa. Ibambini non comprendono ma sentono e ciò che ora sentono resterà nella loro vita per sempre. Molti dei bambini ucraini erano abituati a vedere Masha e Orso, il principale cartone russo che ha conquistato tutto il mondo. I disegnatori e gli autori russi di Masha e Orso si stanno interrogando se e come andare avanti con le storie. 

La propaganda russa ha velocemente costruito opuscoli che stanno circolando nelle scuole russe per rassicurare i bimbi russi che la guerra non esiste. Video di propaganda parlano ai bimbi russi di operazione di pace, gli eventi di guerra sono raccontati come “missione di liberazione dell’Ucraina”, questo gli insegnanti russi devono dire ai loro studenti in classe e sulla loro capacità di persuasione saranno valutati e premiati. 

L’Est europeo si è fatto così vicino in poco più di 20 giorni. Nomi e lingue per noi impronunciabili sono diventati familiare e hanno preso spazio nella nostra geografia emotiva. Il senso dell’Europa si è forse allargato nella nostra percezione, questo disastro ci appartiene. Come ne usciremo? La diplomazia cerca strade, le poste in gioco sono enormi: l’energia, le materie prime, il mercato delle armi, le interconnessioni globali, le libertà individuali, la possibilità di sopravvivenza della democrazia. 

Mi tornano in mente due canzoni, c’era la guerra fredda, “Russian” di Sting del 1986, uno dei versi ripeteva nel ritornello hope the Russians love their children too”, e poi “Futura” di Lucio Dalla del 1980, anche qui “I russi, i russi, gli americani…” una notte d’amore in un tempo di guerra non guerreggiata e in una Europa ancora divisa dal muro di Berlino.  

Oggi il campo degli attori è più complesso, i giocatori globali si sono moltiplicati e si compete per un nuovo ordine mondiale. Le nuove generazioni, non solo quelle ucraine, saranno segnate da questo tempo di orrore che ci attraversa attoniti. Si riscriveranno i libri di storia e di geografia della nostra Europa.

Assunta Viteritti

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2 risposte

  1. Anna Maria ha detto:

    Assunta sei mitica un’analisi perfetta e sopratutto fatta con il cuore

  2. Anna Maria ha detto:

    Assunta sei mitica

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