Lacrime in Paradiso

Il Covid continua a seminare lutti e tragedie umane. Queste con le lacrime di chi rimane, quelli con chi ci lascia.

La notizia della scomparsa di Gianluca Belsito stamattina si è abbattuta sulla nostra comunità con violenza, sebbene le sue condizioni negli ultimi giorni non lasciassero spazio a illusioni di sorta.

E’ una di quelle morti che lasciano un segno profondo, non solo per la funzione sociale svolta in questi anni da protagonista della bella storia dell’Aspa, ma per il suo tratto signorile e la sua ironia mai irriverente.

La vita con lui non è stata affatto benevola, ma questo non gli ha impedito di affrontarla con il sorriso sulle labbra.

Ciò che colpiva di Gianluca era la sua saggezza, quella tipica di chi parla non già con la volontà di imporre il proprio punto di vista, ma espressa con un suggerimento, quasi un bisbiglio che non ha bisogno di decibel.

Condividevamo la passione per la Fiorentina, e questo mi ha permesso di conoscerlo meglio, perché le occasioni per vederci erano spesso determinate dalla nostra fede calcistica. Va via proprio in una stagione in cui la nostra squadra del cuore finalmente, dopo anni di sofferenze sportive, ci sta regalando qualche soddisfazione.

La sua scomparsa ci rende orfani di una figura che ha arricchito chiunque abbia incrociato la sua strada e Acri oggi lo piange con le lacrime amare di chi sa quanto sia stata ingiusta.

Che tu possa riposare in pace e che i tuoi cari possano trovare il conforto necessario a superare questa prova durissima.

Buon viaggio, amico mio carissimo.

Piero Cirino

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