Leoni da tastiera e impegno civile


Egregio Direttore,
approfitto della Sua palestra per esporre un problema non secondario.
Pur vivendo nel ricco Nord-Est dal lontano 1964, mi tengo aggiornato
su quanto avviene nella nostra città, una volta tramite “Confronto”,
che ci faceva sentire meno soli e ci aggiornava su tutto, oggi tramite
il vostro sito, che trovo completo e ricco. Una cosa che ho sempre mal
tollerato, complice il mio grigiore e la mia scarsa tolleranza verso
il mondo digitale e il web, sono i tuttologi pronti a criticare su
internet tutto e tutti, salvo poi ritirarsi in buon ordine quando c’è
da proporsi per sostituire chi non viene ritenuto idoneo. Acri abbonda
di questa categoria. Sono i così detti “leoni da tastiera”. Premesso
che l’appellativo sembra un po’ un ossimoro, dato che non ci vuole un
notevole coraggio per criticare tutto da dietro una tastiera, noto
che, anche per le imminenti elezioni amministrative, tra i nomi che
circolano, non ci sono detti tuttologi.
Eppure, nelle piazze e sui social, nella nostra città, imperversano
ancora una decina di cosiddetti leoni da tastiera. Con questo termine
si suole indicare quelle persone che criticano e offendono a
prescindere e non gli va bene nulla di ciò che fanno gli altri. La loro
critica di solito si rivolge agli amministratori: vedono errori, del
marcio ed incompetenza in ogni cosa si tenti di fare per migliorare,
almeno nelle intenzioni, la situazione sociale ed economica del paese.
Premesso che può essere giusto e persino apprezzabile criticare il
fatto o il da fare, un dubbio mi assale però: ma se non va bene nulla
quanto realizzato o proposto finora, sarei grato a chi mi spiegherà
come mai questi tuttologi non si fanno avanti con un loro programma e
una lista con un candidato a sindaco. Quale occasione migliore per
fare vedere a tutti il vostro valore? In realtà, questi cosiddetti
“leoni da tastiera” vanno facilmente in letargo nella fase di
preparazione del programma e dei candidati ( tanto è vero che persino
questa volta come candidati si fanno nomi triti e ritriti ). Come per
incanto, rieccoli, poi, riapparire il giorno dopo le elezioni per
riprendere il loro “eroico” esercizio. Con la loro supponenza,
boria, presunzione, arroganza ed egocentrismo non hanno mai mosso un
dito per mettere in campo un milionesimo delle cose che vorrebbero
altri facessero. Questo è il momento di farvi avanti, criticare dopo è
sicuramente comodo ma di nessuna pubblica utilità.

Cordialmente, Angelo Luigi Gencarelli.

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