Pronto il verbale del consuntivo. Il Comune di Acri fuori dal dissesto

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A distanza di poco più di cinque anni, il Comune di Acri esce dal dissesto economico-finanziario.

Fu una delibera del consiglio comunale del dicembre 2016 a determinare il default, dopo la bocciatura del piano di riequilibrio finanziario pluriennale, cioè del cosiddetto predissesto, presentato nel 2016, all’epoca della seconda amministrazione Tenuta.

Sabato i revisori dei conti dell’ente hanno anticipato al sindaco Pino Capalbo il contenuto del verbale del conto consuntivo del 2021, in cui compare un avanzo di amministrazione. L’incubo del dissesto ha accompagnato l’intera legislatura che sta per volgere al termine, con annessi sacrifici, che inevitabilmente hanno trovato riscontro anche sul piano dei servizi.

L’amministrazione Capalbo aveva originariamente predisposto e presentato alla Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali, istituita presso il Ministero dell’Interno, un piano spalmato in tre anni, poi modificato in un piano quinquennale.

Ora dovrà essere il consiglio comunale, dopo il passaggio nella relativa commissione consiliare, a votare il documento che sancirà ufficialmente l’uscita dal dissesto per il Comune di Acri.

Sul piano politico c’è da giurare che sarà uno dei leit-motiv della campagna elettorale ormai alle porte per l’elezione del sindaco e del prossimo consiglio comunale.

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