Le aspirazioni non sono migliori della realtà

Ricordate quello che scrivevo riguardo alla felicità?

Molte persone credono che saranno felici una volta arrivate a un obiettivo che si sono prefissate. Per alcune può essere accumulare euro in un conto deposito. Per altre perdere quegli irritanti tre chili di peso. Per altre ancora trovare l’amore.

Qualunque sia la loro aspirazione, sono convinti che, una volta arrivati, potranno trovare la pace. Saranno finalmente realizzati, felici e contenti.

Poi, una volta raggiunti gli obiettivi, ne nasceranno altri. Allora proveranno una sensazione di frustrazione e ricominceranno a volere di più. Impegnandosi continuamente in un susseguirsi di desideri, non vivono mai nel presente. Le persone sono eternamente insoddisfatte. Se vivi in questo modo, hai la percezione dell’arrivo di una probabile fregatura. Sei ansioso e le cose non vanno mai come vorresti. La vita diventa così un accumulo di sogni irrealizzati.

Certamente il contesto sociale in cui attualmente viviamo fa la sua parte. Web e TV ci bombardano di notizie esagerate, di facili guadagni. Poi, nella realtà, c’è crisi, disoccupazione e, quando va bene, un lavoro e uno stipendio normali.

Oggi tutto è possibile e raggiungibile con un clic, ma di fatto solo pochi realizzano i loro sogni. Siamo incapaci di provare piacere per ciò che abbiamo, perché puntiamo l’attenzione su ciò che non abbiamo.

Dobbiamo allenarci emotivamente per uscire dalla gabbia dell’insoddisfazione. Dobbiamo imparare a gustare la tazzina di caffè fino all’ultima goccia, invece di ingoiarlo e scappare al lavoro. Ti do una notizia che potrebbe stupirti: la tua salute mentale vale più del tuo lavoro, dei tuoi soldi, della tua carriera. Se per stare bene devi fermarti un attimo a goderti il presente, allora fallo.

L’arte di fermarsi è un apprendistato indispensabile che viene spesso dimenticato. Il valore delle esperienze perde di significato se non ci prendiamo una pausa per apprezzarle. Hic et nunc, qui ed ora, come dicevano i nostri antenati.

Un escursionista, quando prepara il suo percorso, deve prevedere non solo l’attività, ma anche i tempi e i luoghi di pausa. Senza questi, non potrà riprendere il cammino. Sarà troppo stanco per proseguire.

Vivere nel momento presente mette in uno stato mentale e fisico di calma. E’ la chiave per uscire dal tran-tran del “sono qui ma vorrei essere là”.

Anche se siamo collocati nel presente, non sappiamo stare qui e ora. Siamo disattenti, sfiancati da mille progetti, tesi verso un futuro che non conosciamo.

Dunque che fare? Ti indico 5 passi che ti aiuteranno a vivere meglio il presente:

1) Comprendi i tuoi bisogni reali. Chiediti se hai davvero bisogno di quella cosa o se è solo un desiderio effimero;

2) Guarda cosa hai realizzato e sii orgogliosa di ciò che sei riuscita a fare;

3) Evita il confronto. Paragonarsi agli altri ci induce a notare le nostre mancanze. Cambia prospettiva e punta invece l’attenzione su ciò che hai.

4) Concentrati su ciò che è essenziale. Devi imparare a riconoscere ciò che è superfluo, dando valore alle cose semplici. Arriverai a fine giornata meno esausto.

5) Sii consapevole delle tue possibilità. Essere coscienti dei propri punti di forza permette di sviluppare uno spirito positivo.

La vita ha i suoi programmi. Dobbiamo essere capaci di abbandonare la convinzione che nel futuro ci sia sempre qualcosa di meglio rispetto al presente. Non sappiamo cosa accadrà domani. E’ terribile da pensare, ma potremmo non goderci il momento attuale per tendere a qualcosa che potrebbe non accadere mai.

Ora ti faccio una domanda. Rispondi pure come desideri. Qualcuno è mai davvero arrivato? Intendo dire, qualcuno riesce mai a raggiungere la perfezione? Io ti dico di no. La perfezione non esiste. Esiste la serenità ed è meravigliosa.

Esiste una vita che, con tutte le sue difficoltà, è bellissima. Esistono i bei matrimoni, le famiglie da invidia, i lavori soddisfacenti. Fermati a pensare a ciò che di bello hai ora. Scoprirai così la tua ricchezza interiore e non avrai più bisogno di guardare da qualche altra parte.

Elena Ricci

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