Chini unn’abbaca ccu’ forza abbaca ccu’ zilletta(cit.) (chi non ha la forza della ragione cerca la rissa)

Riteniamo che questa citazione racchiuda, in estrema sintesi,  la risposta a l’ennesimo attacco(perché di questo si tratta) all’attuale Amministrazione Comunale da parte del solito sito locale. Lo stesso,  sempre più a corto di argomenti validi,  cerca a tutti i costi  la rissa mediatica. Ancora una volta si travisano volutamente le parole e si mistificano fatti.  Succede, soprattutto quando alcuni soggetti, dai trascorsi piuttosto imbarazzanti, passati con disinvoltura da una parte all’altra, tentano di dare lezioni di etica e deontologia a chi invece ne ha fatto un caposaldo della propria azione. Nell’ultimo pezzo, per alcuni versi tragicomico,  scritto sul sito, veniamo accusati di scrivere gli articoli a più mani. Per noi questa si chiama  condivisione e partecipazione. Parole evidentemente sconosciute agli autori dell’articolo, visto che spesso sembra che  la redazione e l’editore facciano a gara per screditarsi a vicenda pur di scaricare l’uno sull’altro le responsabilità. E questo succede ogni qualvolta che si ritrovano a prendere vere e proprie cantonate.

Come si evince  facilmente, NOI ci firmiamo e non ci trinceriamo dietro l’etica(????) per mascherare una sorta di vigliaccheria ed arroganza tipica di chi si sente intoccabile in quanto in possesso di chissà quali verità. Per noi resta una questione di stile.  

Ma entriamo nel dettaglio della questione:

  • Come riportato nel nostro comunicato, l’ordinanza era stata condivisa dagli attori principali. In quanto  ordinanza riteniamo superflue ulteriori  riflessioni;
  • Riteniamo singolare che il sito abbia pubblicato il nostro articolo con notevole ritardo rispetto ad altri visto che lo stesso  si dichiara “.. né contro e né a favore di chicchessia..”. E’ la solita e vecchia strategia che passa attraverso la “notiziabilità” della notizia. Altri, naturalmente,  lo hanno fatto per tempo ;
  • Sull’utilità ed opportunità della nostra nota bisogna mettersi d’accordo: quando non scriviamo   siamo accusati di tacere, se lo facciamo risultiamo  “..inutili ed inopportuni..”. Alla faccia della libertà di espressione. Un minimo di coerenza non guasterebbe;
  • Non c’è bisogno di scrivere capitoli interi per manifestare vicinanza all’Assessore, bastano poche ma incisive parole di sostegno;
  • Nel nostro articolo non si   parla di “problemi nella maggioranza”,  siccome l’insinuazione che all’interno della stessa esistano “talpe” e “voltagabbana” è stata ripresa più volte,  sarebbe il caso che chi scrive si assuma la responsabilità di fare  nome e cognome  dei protagonisti, altrimenti tutto si riduce a  chiacchiere e pettegolezzi  di piazza;
  • Si è scritto anche di un loro “spirito di appartenenza”: appartenenza a  chi??? Certamente non a questa Amministrazione.  Forse è riferito a qualcuno che, come già detto,  ha avuto ed ha parecchi “padrini” e “padroni”.

Potremmo continuare smontando ogni piccola sillaba dell’articolo ma preferiamo impiegare il nostro tempo nell’amministrare una cittadina che merita un livello superiore di confronto. Questo  ci spinge a non volere avere più alcun contatto con gli autori di questa campagna denigratoria nei nostri confronti. Non si tratta di libertà di stampa, ma di una libera scelta. Pertanto non risponderemo più ad alcuna  provocazione, certi che quello che è stato fatto per questo territorio è frutto del lavoro di un gruppo di persone, uomini e donne, che si sono impegnati per tirare fuori dal dissesto il nostro paese. Saranno i cittadini a giudicare il nostro operato e non qualche pseudo- giornalista vittima di un livore e  di un malessere interiore che andrebbe “analizzato” a fondo e sfoga sugli altri la propria pochezza culturale, personale e professionale.

La maggioranza consiliare del Comune di Acri                               

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