Elezioni Comunali, calma apparente e operazioni sott’acqua

Mancano pochi mesi alle consultazioni per l’elezione del sindaco e per il rinnovo del consiglio comunale. Nelle prossime settimane ci sarà tempo per tirare le somme di questa ennesima legislatura che sta per volgere al termine, ma nel frattempo partiti e movimenti lavorano sott’acqua in vista della scadenza elettorale.

Il sindaco uscente Pino Capalbo, come ha ribadito in più di un’occasione, sarà della partita e punterà alla conferma a palazzo Gencarelli, operazione che con l’avvento della legge 81 finora è riuscita solo a Pasquale Zanfino negli anni novanta.

Chi si è riproposto, come Angelo Rocco e Nicola Tenuta, non ha goduto dei favori elettorali. Capalbo dovrebbe mettere insieme i partiti del centrosinistra, ma c’è da capire come si muoverà il Movimento Cinque Stelle, che finora non ha mai partecipato alla competizione elettorale comunale.

Il centro-destra ha già annunciato un progetto unitario, che declina a livello locale le recenti esperienze amministrative alla Regione e ripropone anche a queste latitudini il copione nazionale. Qualche movimento tra gli scanni delle opposizioni consiliari in questo ultimo anno c’è stato, in una sorta di riposizionamento in vista delle elezioni. Salvatore Palumbo, eletto in orbita Udc, è passato a Fratelli d’Italia, diventando commissario cittadino prima e consigliere provinciale poi; Anna Vigliaturo, candidata a sindaco nel 2017, dall’Udc è passata a Forza Italia; mentre Emilio Turano, eletto nella coalizione che cinque anni orsono circa sosteneva Maurizio Feraudo, ha aderito a Italia del Meridione, di Orlandino Greco, che da tempo ha abbandonato i lidi di centrosinistra per approdare sul versante opposto. Comunque nel comunicato congiunto che annuncia l’unità del centro-destra locale manca la firma di Italia di Mezzo. E’ ancora presto per parlare di candidati alla poltrona di sindaco, ma la sensazione è che non si debba attendere ancora molto.

C’è poi la galassia di movimenti civici e associazioni, che il più delle volte nascono e muoiono con le elezioni, in piena agitazione e con la voglia di definirsi equidistanti dai due poli maggiori. In questo universo, accanto a gente autenticamente convinta di poter rappresentare una credibile alternativa di governo, non mancano apprendisti stregoni e chi è impegnato a ricostruirsi una propria verginità politica.

Si ha l’impressione della quiete prima della tempesta e che l’esplosione non avvenga prima della data ufficiale delle consultazioni, che comunque non dovrebbe tardare. C’è poi da capire che peso avrà il Covid nello svolgimento della campagna elettorale, con strategie che dovranno giocoforza adeguarvisi. E in questo l’indicazione della data non è propriamente un elemento neutro.

Piero Cirino

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