Riaprono ascensore e banca, una boccata d’ossigeno per via Padula

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Stamattina è stato rimesso in funzione l’ascensore che collega viale Calamo a via Padula, chiuso più di un anno fa per l’emergenza Covid-19.

Di per sé la notizia non è di quelle da prima pagina, ma può acquistare un suo significato se la si mette in relazione agli sforzi di una zona, quella di via Padula, che un tempo era tra i gangli vitali del commercio cittadino e che da anni vive ormai una sorta di lotta perenne per la sopravvivenza di chi ha comunque deciso di gestire proprio lì la sua attività commerciale.

Se poi la si unisce alla riapertura della banca, che ha cambiato nome, ma che comunque porta in quella zona un notevole flusso di persone, queste dinamiche non possono non essere considerate come un buon viatico per le prospettive future.

L’ascensore, aperto fino alle cinque del pomeriggio, permette di decongestionare il traffico veicolare sull’importante arteria del centro storico cittadino e di agevolare comunque il raggiungimento delle attività che qui insistono.

Il ritorno a una normalità misurata sui criteri di qualche anno fa dovrebbe essere ulteriormente consolidata con la riapertura degli uffici ex-Saub, la cui struttura è ancora interessata da lavori di adeguamento antisismico. Ci sono stati degli intoppi determinati dalla presenza di muri in cemento armato in delle intercapedini che hanno allungato i tempi. Da quando riprenderanno, si prevedono circa cinque, sei mesi per la riapertura.

Piero Cirino

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