Lettera aperta al presidente Roberto Occhiuto
Egregio presidente, le scrivo questa missiva in qualità di consigliere comunale di Acri e dirigente provinciale di Italia del Meridione. Inizio con il porle le mie più sincere congratulazioni per il risultato conseguito alle elezioni regionali di ottobre.
Come ben sa, la città di Acri conta più di 20000 abitanti. Un centro popoloso che soffre sempre più, a causa della mala gestio commissariale e amministrativa, i gravi ritardi e le importanti criticità inerenti la Sanità pubblica, il settore idrico, viario e infrastrutturale, che proverò a sintetizzare così:
Sanità.
Visto il bacino d’utenza, Acri necessita di quella cittadella della salute che, nonostante i proclami dell’attuale amministrazione, è rimasta lettera morta.
Bisogna assolutamente andare oltre l’atto aziendale come modello organizzativo, che ci vede classificati come ospedale di zona disagiata. Un obiettivo rispetto al quale guardo con rinnovato ottimismo, alla luce della sua recente nomina a commissario della Sanità calabrese. Dunque, è per questo motivo che le chiedo di valutare con attenzione una proposta a firma del sottoscritto e del dottore Tullio Laino inviata tempo fa, ai vari uffici regionali preposti, affinché l’ospedale Beato Angelo venga ricollocato per garantire al meglio il diritto alla salute attraverso un ospedale di base, con pronto soccorso, con osservazione a breve intensiva (Obi), discipline medico/chirurgiche e servizi di supporto, Uoc di direzione sanitaria, e lungodegenza post acuzie.
Settore idrico.
L’acqua è uno dei beni comuni più preziosi. Tuttavia, in questi quasi cinque anni, per i cittadini Acresi sono stati tanti i disagi a causa della sua mancanza.
Non è servita nemmeno una spesa di circa 130mila euro sostenuta dall’attuale amministrazione comunale per la realizzazione di due pozzi d’acqua in quanto il vero nodo riguarda una condotta ormai obsoleta, da sostituire al più presto.
Come rappresentante delle istituzioni e soprattutto da cittadino auspico al più presto nella risoluzione dell’iter burocratico riguardante un finanziamento regionale di quasi due milioni di euro per il rifacimento della rete idrica, così da poter dare risposte risolutive ad una città fortemente in difficoltà anche sotto questo versante.
Viabilità e infrastrutture.
Il Pnrr è sicuramente una grande occasione, probabilmente irripetibile, per il Paese, per il Sud e per la Calabria. Quindi dovrà esserlo anche per Acri, mediante opere che potrebbero avere un grande impatto economico sul tessuto produttivo. Penso alla viabilità 660, alla Sibari/Sila, alla piazza Beato Angelo e al teatro comunale. Infrastrutture rispetto alle quali, da tempo, si aspettano risposte in termini di rilancio di questi importanti snodi per lo sviluppo dei nostri territori.
Da uomo delle istituzioni e persona pragmatica quale lei ha dimostrato negli anni di essere, la prego di valutare e prendere in considerazione questa mia riflessione. Acri merita risposte, riscontri politici e amministrativi al più presto. Da queste tematiche passa il riscatto della nostra terra, allora auspico un suo interessamento diretto, al fine di tutelare la nostra fiorente cittadina, da sempre fiore all’occhiello dei grossi centri urbani della vasta provincia di Cosenza.
Emilio Turano
Consigliere comunale Acri