Il Comune di Acri avvia i Puc come “occasione di inclusione e crescita”
Giornata importante per la comunità acrese e per 41 suoi cittadini, beneficiari del reddito di cittadinanza che stamani hanno iniziato il loro percorso di lavoro inclusivo nell’ambito dei PUC, ovvero Progetti Utili alla Collettività. Introdotto con il decreto legge n. 4 del 2019, il Reddito di cittadinanza prevede per coloro che ne beneficiano la sottoscrizione di un patto per la partecipazione a progetti utili alla collettività, in ambito culturale, sociale, ambientale e di tutela dei beni comuni. Soddisfazione è stata espressa dal Sindaco Pino Capalbo, che nel dare un caloroso benvenuto ai percettori del reddito di cittadinanza, ha ricordato loro che i PUC oltre a un obbligo, rappresentano un’importante occasione di inclusione e crescita per loro stessi e per la collettività. Il percorso per l’avvio dei PUC è stato faticoso e complesso, accentuato dalle limitazioni imposte dalla pandemia da Covid-19 e ha richiesto un grande sforzo sinergico tra l’Ufficio di Piano, i referenti comunali, gli Assessori Franca Sposato con delega all’Ambiente e Amedeo Gabriele con delega ai servizi sociali, le assistenti sociali dell’Ambito e il Centro per l’impiego. Una complessa ed efficace macchina organizzativa che non si è fermata neanche nei periodi più difficili della pandemia e ha consentito di portare avanti gli obiettivi prefissati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali in materia di reddito di cittadinanza ed inclusione sociale. I PUC sono da intendersi come occasione di inclusione, arricchimento e crescita sia per i percettori che per l’intera collettività. Per i beneficiari perché i progetti sono stati pensati per dare dignità a quella che alcuni vedono solo come una misura assistenziale, dando ad ognuno la possibilità di far valere le proprie competenze, dal momento che i progetti sono stati strutturati proprio in coerenza con le competenze professionali dei singoli beneficiari, con quelle acquisite anche in altri contesti ed in base agli interessi e alle propensioni emerse nel corso dei colloqui sostenuti presso il Centro per l’impiego o presso il Servizio sociale del Comune. Per la collettività, perché i PUC sono stati individuati a partire dai bisogni e dalle esigenze della comunità locale e dovranno intendersi come complementari, a supporto e integrazione rispetto alle attività ordinariamente svolte dai Comuni e dagli Enti pubblici coinvolti. Le attività messe in campo, nell’ambito dei PUC,rispondono ad uno specifico obiettivo da raggiungere in un intervallo di tempo definito, attraverso la messa in campo di risorse umane e finanziarie. Il progetto riguarderà il potenziamento di un’attività esistente presso l’Ente comunale, ma in nessun caso le attività in esso svolte potranno essere sostitutive di quelle ordinarie né saranno in alcun modo assimilabili ad attività di lavoro subordinato o parasubordinato o autonomo. I progetti sono a titolarità dei Comuni di Acri e Santa Sofia d’Epiro, responsabili dell’approvazione, attuazione, coordinamento e monitoraggio dei progetti posti in essere. Nello specifico, i beneficiari saranno impiegati nella realizzazione di attività rientranti nei seguenti progetti: Azioni integrate per la salvaguardia dei beni comuni; Manutenzione del verde pubblico; Azioni di supporto agli uffici comunali. I PUC hanno una durata differente a seconda delle caratteristiche e degli obiettivi dei progetti stessi ed ogni beneficiario è tenuto ad un impegno di almeno 8 ore settimanali sino ad un massimo di 16 ore settimanali. A ciascun destinatario dei PUC è stata garantita la visita medica, un corso di formazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, tutti i dispositivi di protezione individuale per la tutela della salute e sicurezza sul luogo di lavoro, inclusi anche i DPI anti – covid.
Amministrazione comunale di Acri