Coppa Italia, l’Acri batte la Morrone nell’andata degli ottavi: finisce 2-0

’avvio in salita in campionato, il morale dell’Acri si rialza grazie alla Coppa Italia. Nell’andata degli ottavi i rossoneri battono con un gol per tempo una coriacea Morrone. La cronaca dell’incontro vede i primi minuti viaggiare sul filo sottile dell’equilibrio. I rossoneri, in campo con la seconda divisa bianca, cercano di tenere il pallino del gioco, dall’altro lato la Morrone non ha timore, anzi prova ad essere propositiva soprattutto in ripartenza, ma la difesa dell’Acri è attenta e in particolare con Bertini chiude ogni spazio. Buona anche l’approccio di Luzzi. Al 18’ la prima conclusione della contesa porta la firma di Sposato, un minuto più tardi ci prova invece la Morrone che dopo un’azione in contropiede trova il tiro con Lacaria: Rugna fa buona guardia. I lupi di mister Pacino alzano il baricentro e con Mazzei sono pericolosi: il numero 11 sale sulla destra al 25’ e lascia partire un traversone teso in mezzo. Pallone troppo su Andreoli che blocca. Al 28’ la Morrone si affaccia in avanti e cerca di rendersi pericolosa con Raimondo: Rugna para. Il gol che sblocca il risultato arriva al 31’: azione sulla destra di Mazzei che mette in mezzo, sulla sfera arriva prima la spizzicata di Olivieri poi il bolide dal limite di Lavecchia. Pallone nel sette e Acri avanti. Prima dell’intervallo proteste rossonere per un presunto fallo in area di rigore su Le Piane: Macrina giudica regolare l’intervento del difensore ospite. Duplice fischio e tutti negli spogliatoi per l’intervallo. Al rientro sul rettangolo verde l’Acri preme con Crispino: controllo e tiro del numero 4 che termina però fuori. Finisce alle spalle di Andreoli invece il tiro di Le Piane che al 13’ riceve palla da Sposato, controlla con il petto e in girata segna il 2-0. Prima del triplice fischio l’Acri va vicino al terzo gol con un calcio di punizione di Zangaro (di poco altro) e con un colpo di testa di Petrone. La Morrone è invece pericolosa con M.Barbieri ma Rugna salva tutto in pieno recupero.

Francesco Spina

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