Laurea honoris causa a Roberto Mancini, tra gli ospiti anche Antonio Pignataro
Tra gli invitati alla cerimonia di consegna della Laurea honoris causa al commissario tecnico della nazionale italiana di calcio Roberto Mancini in Scienze motorie, da parte dell’Università di “Carlo Bo” di Urbino, nei giorni scorsi e tenutasi al Teatro Sanzio della città marchigiana, c’era anche Antonio Pignataro, ex questore di Macerata.
Pignataro è rimasto molto legato alle Marche e ai marchigiani, che ancora hanno vivo il ricordo dell’ottimo lavoro svolto soprattutto nel contrasto alla diffusione degli stupefacenti e alla crociata contro tla cosiddetta cannabis light, con chiusure di attività commerciali che la vendevano.
Nell’occasione, Pignataro ha parlato dei marchigiani come un “popolo colmo di iniziativa, di cultura, di umanità ed eccellenza”.
Pignataro ha poi usato parole di gratitudine per il presidente Acquaroli, “che non mi ha fatto mai mancare la solidarietà quando venivo minacciato con scritte oltraggiose sui muri di tutte le Marche per la mia attività contro la mafia nigeriana e la cannabis light. Un grazie caloroso e incondizionato al dottor Roberto Mancini il quale, in un momento di grande difficoltà e con il paese in ginocchio a causa della pandemia, ha saputo dare a ciascuno di noi l’orgoglio e la fierezza di essere italiani”
Inoltre, “l’indifferenza è il male peggiore della nostra società e la negazione dello spirito umano, nell’istante in cui ci voltiamo dall’altra una parte di noi muore e con noi muore la società. La comunità marchigiana, per quanto riguarda la mia lotta alla droga e alle organizzazioni criminali, non ha mai voltato la faccia, si è sempre identificata nelle forze di polizia: i traguardi che ho raggiunto per dare legalità alla regione e, in particolare, alla provincia di Macerata sono i risultati di tutta la comunità marchigiana. Vi porterò sempre nel mio cuore”.