Sulla mia mancata candidatura
Ho impiegato un po’ a metabolizzare l’accaduto nel tentativo di comprenderne il senso; mi sono decisa perché non passa giorno che qualcuno mi domandi il perché, che cosa sia successo; il perché della mia mancata candidatura alle imminenti elezioni regionali della Calabria. Lo devo a coloro che mi hanno sostenuta, mi hanno dato fiducia e oggi mi confermano il loro affetto.
Francamente non lo so che cosa sia successo, nessuna nota scritta, nessun messaggio, nessuna mail a delucidarmi e in cui trovare delle risposte ad un modo di fare che mai mi sarei aspettata.
In compenso si è detto di tutto: mancata raccolta firme per la presentazione della lista; simboli di altri movimenti offerti in prestito; presunti candidati detrattori, e chi più ne ha più ne metta. Fatto sta che, onestamente, mi hanno fatta fuori!!!
Sono sempre stata coerente, non mi sono mai tirata indietro, mi sono sempre fatta mille scrupoli anche nei momenti in cui avrei voluto “turarmi il naso”, ho sempre parlato chiaro, e dunque posso dire quello che so e quello che ho fatto. Non ho potuto partecipare, per l’ennesima volta, alla raccolta delle firme per la presentazione della lista in cui ero candidata, cosa di cui avevo pienamente informato a tempo debito chi di dovere. Questo però non è bastato; sono stata colpevolizzata da taluni soggetti evidentemente senza alcuna etica, in un momento in cui avevo degli impegni personali che mi hanno necessariamente distratto (chi mi conosce sa dove fossi e cosa stessi facendo in quei giorni). Ho potuto constatare come certa politica non si fermi davanti a nulla, non si faccia scrupolo a calpestare chi opera onestamente, chi, evidentemente, non è un portatore di voti, e come tale deve essere allontanato nel momento in cui i giochi vengono decisi e le pedine collocate.
Non nego di sentirmi sollevata, il mio percorso politico si è interrotto in una fase in cui arrivismo e cattiveria stavano prendendo una pericolosa deriva.
Loredana Barillaro