Acqua, bene prezioso
Ad Acri l’acqua è, sempre più, un bene prezioso e non possiamo più permetterci di sprecarlo, purtroppo un caso clamoroso di spreco è in corso ormai da anni e riguarda l’acqua che fuoriesce dalla galleria Salice sulla ss 660; tale acqua è stata intercettata durante lo scavo della galleria, portata fuori da essa in loc. Salice ed immessa nel sottostante torrente Ronzo, grazie alla gentile collaborazione di uno degli Acresi che lavorarono alla perforazione della galleria, Fabio Gabriele, abbiamo raggiunto il luogo e misurato la portata, si tratta di ben tre lt/s ovvero 180 litri al minuto, non certo poca cosa.
Noi non sappiamo che caratteristiche abbia questa acqua, ma siamo convinti che non si possa continuare a sprecarla, ci permettiamo quindi di suggerire due possibili usi della stessa, sperando che le competenti autorità siano oggi più sensibili al problema che non in passato.
La prima e più ovvia destinazione sarebbe quella idropotabile, sarebbe opportuno conoscere come quella falda è stata captata durante i lavori di scavo e, sottoponendola a ripetute e periodiche analisi, verificarne la potabilità; ove ogni aspetto venisse sviscerato e tutto fosse positivo la si potrebbe immettere nella rete idrica comunale, sarebbe una boccata d’ossigeno per Acri, acqua, non dimentichiamo, totalmente gratuita.
Ove tale uso non fosse possibile, si potrebbe ripiegare su usi non potabili ed il primo che ci viene in mente è quello antincendio boschivo; ogni anno purtroppo il territorio Acrese è flagellato dagli incendi che spesso lambiscono il centro urbano, per poter rifornire gli elicotteri antincendio, in mancanza di riserve d’acqua nelle vicinanze, è necessario approntare presso lo stadio comunale una vasca mobile da rifornire con autobotti.
Questo sistema è molto dispendioso e controproducente perché l’acqua va trasportata, la si sottrae all’acquedotto comunale e le autobotti per il trasporto vengono allontanate dall’uso sul fronte dell’incendio.
Si potrebbe, con spesa modica, realizzare nei pressi della strada una vasca, in cemento o, più economica, in terra con impermeabilizzazione in pvc, opportunamente recintata, di dimensioni opportune ( 5×5 per 2,5 m. di profondità) tali da consentire a qualunque elicottero l’approvvigionamento autonomo senza problemi di rifornimento.
Naturalmente altri usi, più frequenti e continui, sarebbero possibili, irrigazione orti e giardini per esempio, ma per questi sarebbero necessari più complessi e costosi interventi tecnici, non del tutto da escludere però.
L’importante a nostro avviso è che quest’acqua non continui ad essere sprecata, non possiamo più permettercelo.
Flavio Sposato
Buongiorno Prof…condivido appieno ciò che hai esposto e vorrei aggiungere che nei tanti boschi che circondano Acri è pieno di sorgenti dove la gente da anni va a rifornirsi con bottiglie e termos anche se non si è sicuri della potabilità…ecco, si potrebbe adottare lo stesso sistema che hai appena sottolineato e credo che la mancanza di acqua ad Acri diventerebbe solo utopia…