A Carlo Giuliani

Carlo è morto…

è morto anche per te,

ignaro uomo della strada,

che vivi e non ti accorgi di nulla,

che fotti e te ne fotti di tutto!

Carlo gridava a Genova,

occupata dai potenti,

votati a dividersi la terra.

Egli gridava con i suoi compagni

non al vento, ma contro coloro

che affamano la gente

e la portano al macello come agnelli.

Carlo è morto…

ucciso per mano di un suo fratello,

condannato, suo malgrado forse,

ad essere Caino.

Gridiamo e piangiamo per Carlo, fratelli,

perché il suo sangue non sia versato invano.

I popoli che piangono e muoiono ogni giorno

hanno bisogno di lui, di noi, di voi.

Gridiamo di giorno, di notte

per scuotere anche il Dio

insieme alle coscienze,

e Carlo, forse, non sarà morto invano.

 Vincenzo Rizzuto

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