Chiarire per capire

In qualità di Delegato all’attuazione dell’atto aziendale della giunta comunale a guida Capalbo, sento l’obbligo di intervenire circa le notizie apparse sui quotidiani locali e fare chiarezza sul P.O. di Acri. È bene sapere che il ridimensionamento  dei posti letto nell’U.O. di Medicina è temporaneo ed è dovuto alla positività di alcuni operatori che, per fortuna, sono rientrati(l’ultimo proprio oggi), ragion per cui, come fatto già in altre strutture dell’ASP, il reparto è stato chiuso per permettere la sanificazione dei locali ed interrompere la catena del contagio, così come previsto dalle linee guida aziendali. Pertanto ritengo piuttosto strumentale la polemica, da parte di qualche consigliere comunale e di qualche candidato regionale, che parla addirittura di prossima chiusura del reparto. Già in passato c’era stato un ridimensionamento dei posti letto per una decisione interna ma in quel caso nessuno ha proferito parola segno, questo, di quanta dietrologia e strumentalizzazione ci sia in questa vicenda. È davvero vergognoso speculare sulla salute dei cittadini. Così come è vergognoso raccontare fatti che sono frutto della fantasia di qualche informatore interno ma che non corrispondono a verità. Ancora oggi si parla di riaprire le attività di endoscopia e di chirurgia. Allora è bene informare i cittadini che le suddette attività sono riprese già da tempo, come testimoniato dai vari responsabili e come già comunicato in commissione sanità dal sottoscritto, alla presenza di tutti i consiglieri comunali e di associazioni e comitati. Pertanto consiglio a chi scrive il contrario di verificare l’attendibilità delle informazioni e la credibilità  delle fonti. A proposito di attendibilità e credibilità è bene mettere al corrente i cittadini che la riapertura iniziale dei sette posti letto  rispetta la normativa europea sull’orario di servizio ed il rapporto europeo infermiere/paziente ed a chi parla di ritorsioni verso il personale sanitario, consiglio di recarsi nelle sedi istituzionali  a denunciare quanto di loro conoscenza, perché questa affermazione è gravissima e lesiva degli stessi operatori. inoltre è bene ricordare che gli operatori della medicina, con una missiva inviata al management,  da una parte reclamano le ferie estive mentre dall’altra accettano una turnistica che non rispetta in alcun modo il CCNL. Ma di questo qualcuno ne risponderà nelle sedi opportune. Si sta provvedendo ad inviare tutto al management aziendale per le decisioni del caso. A questo punto è lecito chiedersi, a chi giova continuare a screditare l’ospedale e per quali finalità? Come mai rappresentanti politici locali continuano  in atteggiamenti rancorosi verso l’amministrazione invece di condividere un percorso di potenziamento e difendere la struttura da attacchi esterni? Possibile che a prevalere sia sempre l’odio e non il bene comune? Ai cittadini le riflessioni. Che il sistema sanitario regionale sia allo sbando è risaputo ed è apprezzabile la nota a firma dell’ex primario di Medicina che fa una analisi impietosa sullo stato dell’arte rappresentando una situazione globale e non solo locale. Anzi enfatizza la professionalità dei tanti operatori di questa struttura impegnati nel dare risposte. Per fortuna esistono anche le notizie positive come la ricollocazione del personale nei reparti in sofferenza dovuta alla chiusura del reparto Covid. Segno, questo, che la situazione sta migliorando e che i contagi ed i ricoveri sono in netto calo, peccato che nessuno ne abbia “informato” qualche consigliere di opposizione. Come nessuno ha “informato” che presso il P.O. di Acri è aperta la sede USCA e che stanno proseguendo le vaccinazioni a domicilio. Nessuno ha “informato” che  l’ambulatorio di ginecologia è stato inserito nella rete aziendale degli screening oncologici/ginecologici(ce ne sono solo tre in provincia). Nessuno ha “informato” che gli operatori del reparto Covid sono stati oggetto di menzioni e ringraziamenti da parte dei pazienti, dei loro familiari e per ultimo anche del Direttore del dipartimento per l’ottimo lavoro svolto. Niente di tutto questo è emerso, forse perché il bello  fa meno notizia del brutto, soprattutto in questa società dove l’attenzione morbosa verso le notizie negative ha oramai preso il sopravvento sul resto.  Questione di etica e di rispetto verso chi ha lavorato, lavora e lavorerà per il bene comune.  Stiano tranquilli i cittadini perché sull’ospedale questa amministrazione ha vigilato anche quando si è tentato di scippare risorse  e servizi nel silenzio dei tanti, troppi personaggetti che oggi si ergono a tutori  e paladini dei diritti. La proposta e la posizione di questa amministrazione è stata chiara fin dall’inizio: completare l’atto aziendale e proporre l’ospedale generale, nel rispetto del DM 70 che, ancora oggi, resta il punto di riferimento per l’organizzazione sanitaria in Italia. Le altre proposte, pur apprezzabili, non trovano riscontro nelle normative vigenti pertanto è chiaro che una amministrazione comunale deve obbligatoriamente basare la propria azione ed il proprio operato sul rispetto delle norme mentre le associazioni possono anche farne a meno. È solo una questione di ruoli.

A conclusione voglio rassicurare che questa amministrazione ha a cuore le sorti dell’ospedale e vigila e vigilerà su quanto sta evolvendo e sulle scelte future, che la medicina già da lunedì riavrà i posti letto previsti ed il personale necessario, che nessun servizio è stato ridimensionato, che la chirurgia ha ripreso le attività, che gli ambulatori di endoscopia sono attivi e che continueremo ad essere presenti ed a batterci nelle sedi istituzionali per difendere il diritto di tutti.

Rimanendo a disposizione di chiunque cerchi la verità, saluto cordialmente.

Fausto Sposato

Consigliere comunale di Acri

Delegato all’attuazione dell’atto aziendale

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