Le eterne incompiute

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Ogni volta che vi passiamo vicino ed ogni volta che ne leggiamo, noi comuni cittadini ci chiediamo perché la Sibari-Sila e la galleria sulla ss 660 a distanza di quindici anni dall’inizio dei lavori siano sempre incompiute.

Escludendo il fallimento di imprese appaltatrici, evento grave e non prevedibile, spesso la causa dei tempi lunghissimi e delle continue sospensioni dei lavori resta avvolta dal mistero per i più, argomento che sarebbe degno di una seria inchiesta giornalistica che nessuno ha mai pensato di fare.

La recente pubblicazione su Acrinrete di una nota della società Aedinovis srl – fermo restando che sarebbe utile conoscere anche la versione della provincia di Cosenza- lascia intendere che la mancata prosecuzione dei lavori sulla Sibari-Sila sia da addebitare alla provincia che si è rifiutata di applicare delle condizioni previste dalle attuali leggi, con ciò provocando la necessità, se non si raggiungerà un accordo con la ditta, di ricorrere ad un nuovo appalto che richiederà anni e l’obbligo di applicare le condizioni ora negate; comportamento, se vero, del tutto assurdo e controproducente.

Qualcosa in più sappiamo sul tratto Acri-Chianette sulla 660, il primo appalto fu portato a compimento dalla prima ditta appaltatrice, che realizzò la galleria, ma per insufficienza di fondi fu necessario un secondo appalto; la seconda ditta realizzò il viadotto di Chianette e poi, non sappiamo perché, abbandonò i lavori; la terza si aggiudicò i lavori di completamento e, sul cartello di cantiere, riportò la data di fine lavori a novembre 2019.

Siamo a metà 2021 e nulla si sa del perché del prorogarsi dei lavori ed è chiaro anche a noi semplici cittadini che la consegna non è vicina, essendo ancora visibili lavori edili in corso e mancanza di segnaletica orizzontale e verticale, cose che fanno pensare a tempi ancora lunghi.

Ora, sorvolando su promesse da marinaio che non ci interessano (nell’estate 2020 il presidente della provincia Iacucci garantiva la consegna dei lavori il 21 settembre 2020), ci piacerebbe sapere il perché un lavoro- non certo complesso, né gigantesco- da consegnare a novembre 19, non lo sarà forse neanche a novembre 21.

 Noi un’idea ce la siamo fatta, ma non avendo informazioni certe, la teniamo per noi; chiediamo però al Sig. Sindaco di Acri, che per la sua carica può avere accesso agli atti, se può informare i cittadini sulla cronistoria degli appalti e dell’esecuzione dei lavori e dei relativi ritardi, perché essi possano giudicare.

Flavio Sposato    

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