Soppressione della caserma dei Vigili del fuoco, l’allarme della Uil
C’è preoccupazione per il futuro della caserma dei Vigili del Fuoco di Acri. A darvi voce è stato Gianfranco Macrito, segretario territoriale della Uilpa – Vigili del Fuoco, con una lettera aperta inviata al Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Cosenza, Giuseppe Bennardo; al sindaco di Acri, Pino Capalbo; alla segretaria nazionale Uilpa – Vigili del Fuoco; al segretario regionale Uilpa-Vigili del Fuoco, Antonio Provazza; e, per conoscenza a tutti i vigili del fuoco di Cosenza.“Abbiamo rappresentato la necessità di rendere operativa la sede distaccata dei Vigili del Fuoco di Acri – scrive Macrito , ma a distanza di oltre otto mesi, ancora nulla di concreto è emerso sull’operatività di tale sede”.
La Uilpa-Vigili del Fuoco “non può fare a meno di ricordare che il Comando di Cosenza insiste sulla provincia più grande della Calabria nonché una delle più grandi di tutta Italia, con circa la metà del territorio presente sulla Regione e con un’ estensione di circa 6709 km² per 690.500 abitanti”.
In questa realtà “è chiaro che la consistenza attuale delle squadre di soccorso pari a 6 sedi distaccate e 1 in centrale appare inadeguata. Il soccorso attualmente è integrato in modo “non continuativo”da 1 sede volontaria ovvero Trebisacce”.
Per il distaccamento di Acri “il discorso è molto importante in quanto ricopre una posizione predominante nella zona e la sua attività garantirebbe la copertura di un territorio molto vasto e irraggiungibile da coprire dalle squadre permanenti che oggi garantiscono il servizio in quella zona. Si pensi che Rende, la sede distaccata che ricopre questo territorio ci impiega circa 1 ora ad arrivare ad Acri, e per San Giacomo d’Acri circa 1 ora e 30”.
Ancora, “come ben sappiamo il Ministero dell’Interno con Decreto del 20 luglio 2020 ha previsto un periodico monitoraggio dei distaccamenti volontari per razionalizzare anche l’impiego delle risorse disponibili e, ove necessario, qualora questi ultimi non risultassero più attivi, provvedere al 31 dicembre 2021 alla soppressione (come già avvenuto per la sede di Pianolago-Mangone)”.
Per questo, “chiediamoche vengano adottate fin da subito le dovute iniziative atte a consentire il recupero di operatività e non la soppressione, attraverso l’attivazione di una squadra, che sia stagionale per periodo di alto rischio incendio boschivo, oppure mista a lungo periodo, l’importante che garantisca una statistica al distaccamento di Acri”.
Infine, “evitare la soppressione della sede dei Vigili del Fuoco di Acri, significherebbe peraltro evitare che i “fondi” non siano stati spesi inutilmente per l’istituzione il mantenimento nonché l’ultimo adeguamento dell’immobile avvenuto pochi anni prima della sua inattività”.