Un ultimo saluto al nostro Vincenzo
Con grande rammarico ho appreso la scomparsa del mio amico Vincenzo, ineffabile compagno di viaggio di sempre, con cui ho condiviso buona parte del cammino lungo l’esistenza, dall’infanzia alla piena maturità; una condivisione, fatta di accordi e disaccordi come è inevitabile che sia per tutti, ma sempre improntata ad un affetto ancestrale, fraterno, che oggi, a ridosso della dipartita, si è trasformato in una specie di angoscia, di incredulità che ti butta all’improvviso in una profonda, indicibile sensazione dolorosa, lancinante che lascia senza fiato.
L’idea, così, di ritornare nei luoghi soliti, amati della piazza, del vicolo, del quartiere e di non trovare più il compagno Vincenzo, che ti aspettava con quel sorriso accogliente e rassicurante, diventa un tormento, un pensiero fisso che ti accompagnerà per tutta la vita.
E Vincenzo De Vincenti ha rappresentato e rappresenta quel tipo di compagno discreto, fraterno, su cui puoi sempre contare per ogni evenienza; con cui puoi ragionare di ogni cosa, anche delle cose più intime perché ti ascolta con religiosa attenzione come se fosse parte di te stesso.
Con lui infatti il sentimento misterioso dell’amicizia si realizzava nelle forme più profonde, più autentiche ed appaganti. Qualcuno potrà pensare che tutto questo è piaggeria costruita in occasione della morte, ma non è così; Vincenzo De Vincenti era un’anima buona, un uomo generoso, una di quelle persone a cui è difficile non attaccarsi, non volere bene così come è successo a me da sempre ed ancora di più ora che se ne è andato.
Addio, amico mio!
Vincenzo Rizzuto