Calabria zona arancione: cosa cambia da lunedì 15 marzo

La Calabria a partire da lunedì 15 marzo sarà zona arancione. Cosa cambia rispetto alla zona gialla? Sugli spostamenti interni alla regione sarà possibile spostarsi senza giustificato motivo soltanto all’interno del proprio comune, mentre solo per comprovate esigenze lavorative, di salute o per altre attività essenziali ci si potrà muovere verso un altro comune calabrese o fuori regione. Come previsto dal nuovo decreto del governo è consentito, solo una volta al giorno, muoversi verso un’abitazione privata, per un numero massimo di due persone. Per le attività di ristorazione scatta il divieto di servire ai tavoli fino alle 18, restano quindi soltanto l’asporto e la consegna a domicilio. Non varia molto per le scuole, per cui si applicano le stesse regole della zona gialla: in presenza elementari e medie, mentre per le superiori (alla luce dell’ultima ordinanza del presidente facente funzioni Nino Spirlì) resta la didattica a distanza al 50%. Tuttavia proprio il nuovo decreto del governo consente ai governatori di introdurre misure più restrittive di quelle della zona rossa “nelle Province in cui l’incidenza cumulativa settimanale dei contagi è superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti” o, altra ipotesi, quando “nelle aree in cui la circolazione di varianti di SARS-CoV-2 determina alto rischio di diffusività o induce malattia grave”. Inoltre richiudono mostre e musei che avevano riaperto in zona gialla nella giornata feriali.

SPOSTAMENTI– Resta il divieto generale di spostarsi fra regioni. Inoltre, è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori in zona arancione (e rossa) salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Come già previsto in passato, la circolazione -fermo restando il coprifuoco dalle 22 alle 5- è libera all’interno del proprio comune ma non al di fuori di esso pur se nella stessa regione. Lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata è consentito, una volta al giorno (ma solo dentro il proprio comune), in un arco temporale compreso fra le ore 5:00 e le ore 22:00, e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni quattordici sui quali tali persone esercitino la responsabilità genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.

ATTIVITA’ CULTURALI– Se in zona gialla potevano riaprire mostre e musei, in arancione arriva la nuova chiusura. Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, live-club e in altri locali o spazi anche all’aperto. Cinema e teatri possono riaprire soltanto in zona gialla a partire dal 27 marzo. 

ATTIVITA’ DI RISTORAZIONE- Si ferma la consumazione al tavolo nelle attività di ristorazione. Resta soltanto l’asporto e la consegna a domicilio.  Per l’asporto, di regola, il limite orario è quello delle 22, pur sempre con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze dei locali. Tuttavia, per i soggetti che  svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dal codice ATECO 56.3 l’asporto è consentito esclusivamente fino alle ore 18:00.

SCUOLE- In zona arancione si applicano le stesse misure sulla scuole della zona gialla. Le norme nazionali prevedono elementari e medie in presenza, mentre le superiori dopo l’ultima ordinanza regionale saranno al 50% in dad. Stesso discorso per le università. Tuttavia, anche a livello provinciale, i presidenti potranno adottare ulteriori misure restrittive. 
Gabriele Rubino

Fonte: lanuovacalabria.it

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