Due anni vissuti intensamente al servizio della gente
Acrinews spegne domani la sua seconda candelina. Un compleanno che non poteva passare sottotono, per varie ragioni. Quello appena trascorso è stato un anno non facile per ognuno di noi. Di colpo ci siamo ritrovati a misurarci con un nemico invisibile e subdolo, che ha messo a nudo le nostre fragilità, la nostra inadeguatezza sotto molti aspetti e ci ha costretti a misurarci con una serie di sfide e ad affrontare nuove paure per il futuro. Nonostante la difficile situazione generale, Acrinews è cresciuta oltre ogni previsione. I dati WordPress ci dicono che, dal 19 febbraio dello scorso anno, abbiamo triplicato le visualizzazioni. Questo risultato, se da un lato ci inorgoglisce, dall’altro ci carica di una responsabilità enorme in termini di impegno, al fine di tenere fede alla promessa iniziale: garantire confronto di idee e pluralismo dell’informazione, senza mai prestarsi né a ricatti né a bieco servilismo. Al centro del nostro agire ci sono i fatti, le dinamiche, le idee, attorno alle quali ognuno è libero di esprimere i propri punti di vista, tenendo fede a due principi di fondo: il rispetto delle persone e la garanzia del contradittorio. La fedeltà a una linea di pluralismo comporta dei rischi, ne siamo coscienti. Il crescente interesse verso il nostro modo di fare informazione ha, ovviamente e parallelamente, irritato altri che hanno una visione diversa ma tant’è. In questi due anni non abbiamo esitato a prendere posizioni anche scomode, dicendo chiaramente il nostro pensiero e criticando a viso aperto quanto ritenevamo sbagliato. Lo stesso impegno caratterizzerà il nostro lavoro futuro, con il nostro stile e la nostra formazione: mai attacchi subdoli, colpi bassi o meschine personalizzazioni, che lasciamo volentieri ad altri. La nostra squadra è andata progressivamente ingrossandosi con firme di spessore e competenti. Il nostro programma e il nostro impegno resteranno immutati, garantendo sempre un’informazione libera e un’etica che ci ha permesso e ci permetterà di distinguerci. Un grazie di cuore ai nostri lettori e ai tanti collaboratori, che hanno reso la nostra testata un esempio vivente e alternativo di sana informazione.
Il nostro è un portale nato dalla passione e dalla perseveranza di un gruppo di persone che hanno deciso di scommettere su un altro modo di fare comunicazione, di concepire e vivere la vita.
Azione individuale e impegno collettivo ci hanno permesso di concepire un servizio apprezzato proprio per il suo agire disinteressato verso la realtà cui si rivolge.
Altro concetto che ci ha illuminato è quello di appartenenza a una comunità: questo senso di appartenenza ci induce a valorizzarne la storia, le tradizioni con le gustose pagine del prof. Abbruzzo e la memoria “visiva” delle copertine quotidiane del “nostro” Antonio Serra. Un pensiero a tutti gli altri compagni di viaggio, da Aurora Luzzi con le sue pagine di prosa accattivante e mai banale, a Flavio Sposato, che ha recentemente deciso di regalarci le sue puntuali e precise osservazioni sul nostro territorio, alle poesie in vernacolo del pluripremiato Angelo Canino. Un grazie a tutti gli altri, da Assunta Viteritti ad Angelo Montalto, compresi coloro che collaborano in maniera meno costante ma non per questo meno incisiva.
Uno dei pericoli maggiori del nostro tempo è la disgregazione sociale, che porta all’isolamento e all’individualismo: contro questa insidia il nostro quotidiano impegno per una corretta informazione, per il recupero della nostra storia, della nostra plurisecolare cultura e la nostra palestra di idee nella quale ognuno potrà confrontarsi.
Grazie.
Massimo Conocchia