Scuola e coronavirus, Spirlì annuncia la didattica integrata. Presto una nuova ordinanza

Una nuova ordinanza per favorire la didattica integrata per le scuole calabresi. Lo ha annunciato il presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, nel corso di una diretta Facebook tenuta questa mattina.

Spirlì ha spiegato che da ieri è al lavoro per trovare una soluzione equa: «La didattica a distanza, a mio parere, è un’esigenza – ha spiegato il presidente facente funzioni – però, nel pieno rispetto per chi non la pensa in questo modo, penso che una buona proposta sia quella su cui stiamo lavorando da ieri su mia richiesta. La proposta della didattica integrata, una scelta che si possa fare nelle famiglie, d’accordo con le istituzioni scolastiche: ci saranno ragazzi che potranno studiare da casa e altri potranno studiare in presenza».

Il presidente ha sottolineato il ragionamento che ha portato a questa ipotesi che sarà contenuta in un’ordinanza che dovrebbe essere firmata già nella tarda mattina di oggi, esprimendo nuove critiche al ministro dell’Istruzione: «Ho cercato in tutti i modi di restare medio tra le esigenze di alunni e insegnati e le affermazioni del Ministro Azzolina che, per giustificare i soldi spesi per l’acquisto degli stupidissimi banchi a rotelle e per tenere testa a tutta l’Italia, ha spaccato l’unità degli italiani su un argomento importante come la tutela della salute dei nostri giovani».

Certo, Spirlì ha sottolineato che i rischi di una piena didattica in presenza non mancano: «Anche i consulenti del governo, come il professor Galli, evidenziano che l’apertura delle scuole aumenta il numero dei contagi del 24/25%. Il diritto allo studio è sacrosanto e mai mi sarei messo come un tronco caduto in mezzo alla strada a bloccare e negare questo diritto». Per questo, ogni scelta, ha sottolineato Spirlì, è stata ponderata fino all’ipotesi su cui si è a lavoro: «Mi auguro che tutto questo oggi si possa fare, con un’ordinanza che possa accontentare tutti, avendo avuto la possibilità di ascoltare tutti».

Tra i dati che hanno spinto Spirlì a ragionare su misure meno restrittive anche l’indice Rt: «Abbiamo un Rt sotto l’1, solo una follia di questo governo morente ci potrebbe lasciare in zona arancione. Prendiamocelo questo merito, siamo in zona gialla perché abbiamo tenuto i nostri ragazzi a casa».

Fonte: Il Quotidiano del Sud

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