Ma il Covid diffonda anche la pazzia?
Si rimane allibiti quando si legge che il nuovo assessore alla sanità della Lombardia, Letizia Moratti, porta avanti l’idea secondo cui la profilassi del vaccino anti-Covid debba essere somministrata con precedenza alle regioni più ricche!
E’ un pensiero, questo, degno di una intelligenza davvero superiore, volpina che, di fronte alla malattia e alla morte, sa con lucidità di acciaio chi salvare e chi no in base al vecchio concetto di produttività e di ricchezza: infatti, per chi è povero e non produce nulla, credo proprio che non valga la pena di sprecare risorse e tanto meno vaccini, specie poi quando essi sono contati; è meglio vaccinare prima chi è ricco e importante nella vita di ogni giorno, perché è sulle sue spalle che poggia tutta l’impalcatura della società: se muore un povero, che dorme sotto i ponti o, addirittura, nella neve dei campi profughi, non succede nulla di preoccupante, ma se muore un benestante, un capitano dell’industria o un magnate della grassa borghesia delle regioni più ricche, allora è un problema perché viene meno una parte dell’umanità che conta, senza la quale il mondo intero rischia di scomparire, di restare senza alcuna protezione!
Lo spirito imprenditoriale della Moratti, è risaputo, non può essere certamente sprecato per organizzare una sanità democratica, uguale per tutti, socialista per così dire, sarebbe un’eresia che la ‘destra liberale’ non può permettersi; in periodi di vacche magre che si salvino i migliori, i più utili, i più produttivi appunto.
E la Moratti, attiva, colta e dinamica com’è, ha fatto bene a sostituire il Gallera nell’assessorato, visto che questi era ormai ‘stanco’, come ha dichiarato egli stesso, e non riusciva nemmeno a far rientrare i medici in ferie per mandare avanti in Lombardia la vaccinazione: era un pericolo per i più ricchi che stanno tanto a cuore invece alla sua sostituta.
Sono tempi, questi nostri, in cui non solo i Gallera si stancano, ma anche alcuni parroci, come quello di Paola, che nell’omelia si è detto stanco e seccato del fatto che un Di Maio qualsiasi, senza laurea e ‘povero’ si permette di essere il titolare della Farnesina rovinando l’Italia intera.
E’ la follia (non quella salvifica di Erasmo), che dilaga ovunque, forse indotta proprio dal Coronavirus! E io mi auguro che si salvi da essa almeno quel poco si sinistra e di sociale che ancora resiste da noi.
Vincenzo Rizzuto