Filastrocca del Coronavirus
Ci mancava anche il ‘corona’
la notizia ora risuona
su giornali e cellulari
per i monti e per i mari.
Non puoi andare con gli amici,
non puoi fare un giro in bici,
non puoi andare in pizzeria,
né a passeggio per la via;
‘Non far questo, non far quello’
è l’eterno ritornello.
Se non lavi le tue mani
i tuoi sforzi sono vani,
allontanati un minuto
se ti scappa uno starnuto.
Non toccare il tuo nasino,
disinfetta il comodino.
Siamo tutti in zona rossa,
ma dai: diamoci una mossa,
e proviamo a immaginare
quello che possiamo fare.
Metti a posto la stanzetta,
ma fai tutto senza fretta.
Se la mamma chiede aiuto
Non si aspetta un tuo rifiuto.
Preparate una ciambella,
ricoperta di nutella,
una pizza col salame,
perché abbiamo tutti fame.
Poi apparecchia per benino,
metti l’acqua con il vino,
porta pure la frittata
e pian piano l’insalata,
le banane con le pere
ma…sta’ attento a non cadere.
Metti in moto il tuo cervello,
gioca a carte col fratello,
leggi favole di draghi,
di folletti, fate e maghi,
metti giù una filastrocca,
poco male se è un po’ sciocca.
Dalla mamma fatti dare
quel che serve a disegnare:
un bel mare azzurro chiaro,
una spiaggia con il faro,
una chioccia col pulcino,
lo scoiattolo sul pino.
Coi colori puoi giocare
e ogni cosa illuminare.
Franceschino una canzone
può suonare sul balcone,
con la tromba ci sa fare
e Vincenzo può cantare.
Coi compagni e coi vicini
puoi scambiare messaggini,
ai tuoi nonni puoi mandare
tante foto al cellulare.
Non cedete alla paura,
sono certa che non dura,
se noi tutti lotteremo
alla fine vinceremo.
Il ‘corona’ è una carogna
devi metterlo alla gogna,
non è un essere vivente,
non ci vede e non ci sente;
è un vigliacco e un parassita,
non avrà una lunga vita,
se una cellula non ha
certamente morirà.
Maria Luigia Rodotà