Tre Commissari per tre giorni
Cotticelli è un generale,
non siam messi affatto male,
la salute è in buone mani:
siamo tutti forti e sani,
siamo in forma, siamo snelli,
c’è Saverio Cotticelli
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Ma la mafia è una minaccia,
la politica ci schiaccia,
dappertutto s’è infiltrata,
è un’impresa disperata:
nel privato beve e mangia
e col pubblico si spancia.
Non riesci a organizzare
Ed i conti a far quadrare…
……… L’emergenza sanitaria?
E’ una storia poco chiara:
non sapeva ( che pazienza!)
Fosse di sua competenza.
Gli avran fatto una fattura,
è davvero una iattura!
Zuccatelli lo rimpiazza,
ha un curriculum che spiazza,
ha esperienza decennale
ed è un manager che vale.
…. Ma una frase gli è scappata,
un’incauta cavolata.
Dice: ‘ Il virus può infettare
se tu a lungo vuoi baciare’.
Ora Gaudio si fa avanti,
farà cose strabilianti;
il Magnifico Rettore
starà all’erta a tutte l’ore.
Diplomato è in pianoforte,
ci sorride ormai la sorte.
Ma alla moglie (caso amaro!)
non le garba Catanzaro.
Poi si scopre ch’è indagato:
un concorso o più ha truccato?
Non si vede via d’uscita!
Ma incrociamo un po’ le dita,
non pensate a un’illusione
perché ho già la soluzione:
se la crisi vuoi sanare
devi subito ingaggiare,
nella stanza dei bottoni,
Topolino e Basettoni.
Maria Luigia Rodotà