“Acqua non potabile” quella di Pompio
La misurazione delle portate dopo due giorni di pioggia avrebbe fornito ulteriori indicazioni sulla profondità delle due falde che alimentano le sorgenti della Fontana di Pompio. Le analisi scientifiche che porto avanti dal 7 agosto 2019 mi obbligano a essere accorto e a fare verifiche al variare degli eventi atmosferici.
L’avviso “Acqua non potabile”, oggi alla ore 14:50, era affisso sullo sportello metallico in corrispondenza della fonte “Cul’e Gnesa”; inoltre, forse per evitare fraintendimenti e asporti d’acqua da parte dei cittadini, sono stati infissi, nei due ugelli della Fontana, due tubi di gomma che riversano le loro acque direttamente nei due chiusini. In questo modo è impedito l’utilizzo per qualsiasi uso.
La fontana Pompio, per decisione dell’Amministrazione, non esiste più per i cittadini di Acri! Un provvedimento alquanto discutibile in un periodo di carenza idrica dell’acquedotto comunale.
Rivolgo, quindi, un invito al dirigente comunale, all’assessore al ramo, all’Ufficiale sanitario, al sindaco di Acri di rendere note gli estremi analitico-sanitari che hanno fatto prendere questa poco garbata soluzione e di comunicare la durata presumibile del provvedimento.
In Acri, oltre a cittadini che chiedono la normale fornitura del servizio idrico, ci sono professionalità che vorrebbero essere edotte sulle cause che hanno inquinato le acque della storica Fonte e come s’intende porvi rimedio.
Francesco Foggia
Condivido quanto detto in questo articolo. L’acqua sorgiva che scorre continuamente é un’acqua con ottime proprietà x la salute. Quindi la sua mancata erogazione richiede che ne vengano illustrati i motivi alla cittadinanza.