E’ il tempo del coraggio
Viviamo un momento straordinario di incertezze, e quando è l’incertezza a prevalere c’è tutto un carico di paure, di ansie, di subdole difficoltà che non ti fanno dormire la notte.
Probabilmente, al di là delle più elementari precauzioni che ognuno di noi deve usare quotidianamente, è il senso di impotenza che tutto questo si porta dietro a non farci chiudere gli occhi serenamente.
E’ una notte buia in cui ognuno di noi è chiamato a un atto di responsabilità: dare il proprio contributo perché se ne esca al più presto. Per noi e per i nostri figli.
E’un po’ il senso dell’approccio al servizio che ogni giorno questa testata giornalistica cerca di rendere, con umiltà, ma anche determinazione.
Ecco perché ci sentiamo di segnalare un articolo uscito su queste pagine giovedì scorso ( https://www.acrinews.it/2020/10/29/in-arrivo-nuova-ordinanza-della-regione-tutte-le-scuole-chiuse-in-calabria-da-domani/ ), che in poche ore ha totalizzato 105.240 visualizzazioni (dato dei minuti in cui sto scrivendo).
Non è neanche un articolo nostro, lo abbiamo riportato, citando la fonte, dal sito de “Il Quotidiano del Sud”, testata con la quale collaboro da 23 anni e la cui attendibilità è a prova di bomba. Avremmo potuto rimasticare il testo e pubblicarlo come nostro, ma non fa parte della nostra visione di giornalismo.
Si tratta di una notizia che in Calabria hanno pubblicato quasi tutti, per cui nessuna rivendicazione di primogenitura. E questo ci riempie ulteriormente d’orgoglio: più di centomila persone hanno scelto noi per informarsi su un argomento che in quel momento, ma anche in questi minuti, crea pubblica apprensione.
Lo prendiamo come un grande attestato di stima, perché è vero che tra quelle visualizzazioni si nascondono coloro che ci hanno incrociato per caso, e che spero rimangano con noi, ma ce ne sono tantissimi che ci seguono tutti i giorni. Per informarsi e farsi un’idea di quello che accade da noi.
Non è la prima volta che un articolo apparso su Acrinews.it supera la soglia delle 100.000 visualizzazioni, ma è la prima volta che sci sentiamo di sottolinearlo, perché si porta dietro un carico straordinariamente pregno di significato.
Dentro c’è il nostro modo di fare giornalismo, c’è la nostra visione di vita. Per carità, nulla di messianico, non ci sentiamo investiti da una missione di ispirazione divina, ma avvertiamo il dovere profondo di rispettare quanti quotidianamente si rivolgono a noi, soprattutto in questo momento in cui di tutto c’è bisogno tranne che di apprendisti stregoni e di sciacalli.
Per noi il giornalismo è un impegno morale, che deve essere coltivato ogni giorno.
E’ la dimensione che più ci impegna durante la giornata, non una sorta di dopolavoro in cui informare è un esercizio alla stregua della partita a calcetto del giovedì sera.
Ci mettiamo dentro tutta la passione e l’impegno di cui siamo capaci, con la consapevolezza che non basta a metterti al riparo da errori. Ma lo sappiamo, sottoponendoci al quotidiano giudizio di chi ci sceglie e ci legge.
In questo momento storico così delicato, chi informa ha una grande responsabilità e noi l’avvertiamo tutta sulle nostre spalle. E’ il tempo dell’etica del mestiere e del coraggio di fare informazione. La credibilità la si costruisce giorno dopo giorno e non si basa su indiscrezioni quasi sempre fasulle o addossando ad altri i propri fallimenti.
Ecco, per noi questo significa fare giornalismo, per questo diamo il giusto senso a un articolo che viene letto sulle nostre pagine da più di 100.000 persone in poche ore.
Lasciatemi rinnovare anche in questa occasione il grande senso di gratitudine a Massimo Conocchia, Giuseppe Donato, Antonio Biagio Serra, Giuseppe Abbruzzo, Angelo Canino, Aurora Luzzi, Francesco Spina, Pino Scaglione e Assunta Viteritti per aver abbracciato questa visione.
La loro firma per me è la garanzia che siamo sulla strada giusta ed è una convinzione che si rinnova grazie ai tanti che ci seguono e senza i quali le nostre sarebbero solo delle vuote elucubrazioni di gente che si parla addosso.
Piero Cirino