Ricordando Angelo Julia
Ho appreso con rammarico la scomparsa dell’amico e collega
Angelo Julia, avvocato ma ancora più conosciuto come stimato
docente e preside dell’omonimo Liceo classico della nostra cittadina.
A proposito, dico subito che non sono incline alle commemorazioni
Infarcite di fastidiose e ipocrite lodi ‘post mortem’, ma nel caso
del caro amico scomparso sento una profonda necessità di esprimere
per lui tutta la mia stima non solo per il suo serio impegno nella
formazione dei giovani, cui si è dedicato prima come Docente e poi
come Preside, ma anche per quel suo carattere riservato e sempre
rispettoso verso tutti, un carattere che lo teneva sempre lontano
da qualsiasi atteggiamento provocatorio nei rapporti con gli altri,
in mezzo ai quali si muoveva quasi in punta di piedi; tutto questo però
non gli toglieva il bisogno di avvicinarsi e donarti quel suo sorriso di
amicizia, appena accennato e condiviso con discrezione, una discrezione
che poteva facilmente essere scambiata per superbia da chi non lo
conosceva a fondo. Da parte mia ho sempre cercato quel sorriso, che
mi riportava piacevolmente indietro nei decenni passati a Casalicchio,
il quartiere dove Angelo era nato e cresciuto insieme a tanti altri di noi;
un luogo che dagli anni Quaranta ai primi del Sessanta era pulsante
di vita per la presenza in esso della Scuola Media, della caserma dei
carabinieri, della casa natale del Beato Angelo e di Vincenzo Padula,
nonché della presenza di una serie di botteghe artigianali, che
facevano del medesimo quartiere un centro di grande vivacità sociale,
produttiva e culturale. Ebbene, proprio in quel quartiere si era formato
Angelo Julia e tanti altri giovani, che nei decenni successivi
rappresenteranno le punte più avanzate della realtà della nostra cittadina
nei vari settori della cultura e dello sviluppo sociale.
Addio Angelo, con te se ne va un altro testimone della nostra storia.
Vincenzo Rizzuto