Rifiuti nello stabilimento privato dell’Acqua Sila. La verità dei fatti

Al fine di fare chiarezza sulla questione rifiuti presenti all’interno dello stabilimento dell’Acqua Sila, sottoposto a curatela fallimentare e al fine di dimostrare che l’Ente Comune si è preoccupato di ottenere lo sgombero dell’area e relativa bonifica, si pubblicano gli atti del procedimento che si è instaurato innanzi al Tar, a seguito dell’opposizione all’ordinanza del 19.03.2020con la quale è stato ordinato all’Associazione Professionale Concordia, in qualità di Curatore Fallimentare, di provvedere allo sgombero e pulizia dell’area sita in località Policaretto della Sila. Ricorso che è stato opposto e che in fase cautelare è stato respinto nella richiesta di sospensiva dal Tar, che imputa e riconosce alla curatela responsabilità “in vigilando”, dal momento che l’abbandono dei rifiuti è ascrivibile ad episodi avvenuti di recente, in costanza di svolgimento dell’attività della Curatela e quindi interessano la responsabilità della stessa quanto meno sotto il profilo “in vigilando” . Questa Amministrazione si è già dunque prodigata e preoccupata che l’area venga bonificata e seguirà con attenzione ogni fase del procedimento al fine di ottenere da chi deve in quanto responsabile ovvero dalla Curatela, la bonifica e pulizia della stessa nonché un maggiore controllo e una sorveglianza attiva. Ciò anche al fine di evitare che, pur non essendo responsabili, ci si veda costretti, per scongiurare un danno alla salute dei cittadini, ad effettuare, a nostre spese, una bonifica che purtroppo comporterà l’esborso di un costo non indifferente che non vorremmo in nessun modo far ricadere sui cittadini.  
Franca Sposato, assessore all’Ambiente del Comune di Acri

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