Se ci governa gente come Capalbo la colpa è anche nostra

   “Curiosamente, gli elettori non si sentono responsabili per i fallimenti del governo che hanno votato ”.  

                                                                                                                                                        ALBERTO MORAVIA

Se siamo governati da Amministratori che ad oggi si sono rivelati incapaci di realizzare quanto promesso e di riportare Acri in una posizione più consona rispetto alla sua storia ed al suo prestigio, dobbiamo anche riconoscere che la colpa non è unicamente addebitabile a costoro, i quali avendo ricevuto fiducia legittimamente ed avendo vinto le elezioni con discreto margine, non sono poi riusciti a dare seguito ai proclami eclatanti della vigilia, eseguendo il proprio mandato in maniera, a nostro avviso, ampiamente insufficiente. Riteniamo, pertanto, che la colpa debba essere più uniformemente distribuita anche fra tutti noi cittadini, se vogliamo poco fortunati nel selezionare una più diligente classe dirigente, anche se a parziale giustificazione ci appelliamo alla considerazione secondo cui, a conti fatti, sulla famosa scheda elettorale non ci sia poi stata chissà quale ampia possibilità di scelta. Il vero cruccio risiede nel non essere riusciti a creare, fino ad oggi, una valida alternativa pronta a contrapporsi allo stantio modus operandi della politica del Cambiavento, niente più e niente meno che l’ennesima copia sbiadita riproposta sotto nuove vesti. Il prevalere di una sorta di indifferenza nichilista ha portato quei risultati ben visibili a tutti, ed a nulla serve lamentarsi, privatamente o pubblicamente che sia, del fatto che ormai ogni cosa stia andando a rotoli, senza quell’impegno personale fondamentale nel fornire un contributo fattivo alla rinascita della nostra Città. L’ Amministrazione Capalbo rappresenta senza alcun dubbio l’emblema di come risulti più facile cambiare il vento a parole, ma molto meno nei fatti. L’ennesima prova ci viene offerta dalla paradossale vicenda inerente alla spesa di oltre 60 mila euro investiti nella realizzazione di un centro estivo, che, però, essendo in settembre, ha più il sapore di un centro autunnale. A nostro giudizio, sarebbe stato molto più logico adoperare questa considerevole cifra (abnorme se consideriamo che la locazione di una struttura ad uso scolastico costerà meno della metà ed avrà durata annuale anziché di poche settimane), al fine di portare avanti progetti di più ampio respiro sociale, magari suddividendo i fondi in maniera più diversificata. Ci si chiede, inoltre, se sia opportuno erogare questo denaro ad un’associazione nella quale compaiono nomi di cittadini che nel 2017 sono stati candidati all’interno di liste a sostegno del Sindaco Capalbo. Nulla di illegale, per carità, ma sicuramente un nuovo esempio di come ad Acri vengano forse perseguite scelte sbagliate, e non ce ne vogliano i destinatari del finanziamento, i quali certamente ormai sapranno che la nostra attività politica è incentrata sulla difesa di interessi di carattere generale. Alla luce di tutto ciò, ci riteniamo nuovamente delusi e mortificati dall’affermarsi di una falsariga politica che non rispecchia affatto il nostro modo di concepire la cosa pubblica. Sentendoci, come detto, in parte responsabili di tutto ciò, chiamiamo ancora una volta a raccolta i cittadini di Acri,affinché si riesca a pianificare un’alternativa credibile e soprattutto spendibile. In ragione di ciò, continuano a spron battuto gli incontri che stiamo portando avanti da tempo su tutto il territorio al fine far conoscere la nostra personale visione su come immaginiamo il futuro per la nostra Città. A tutti quei cittadini che hanno mostrato interesse e disponibilità nel condividere il nostro progetto, assicuriamo impegno costante ed anzi crescente, nella consapevolezza che non esiste, e mai esisterà, una figura singola capace da sola di risolvere i problemi di Acri, o di fornire una ricetta universale capace di curare tutti i mali che affliggono la nostra comunità, senza primariamente basarsi su un confronto diretto con i cittadini. A chi crede che nulla potrà mai cambiare, o peggio ancora che esistano risposte preconfezionate adattabili ad ogni realtà, suggeriamo di continuare ad esprimere la propria personale preferenza di voto come fatto finora. Tutto ciò nella convinzione che non sia poi tanto opportuno scalare l’ Everest a mani nude, senza adeguata preparazione oppure confidando sull’ aiuto di compagni di cordata poco coesi; raggiungere la vetta vuol dire anche correre il rischio di poter più facilmente cadere. Rimanendo in tema di cadute, sottolineiamo il crollo vertiginoso dell’indice di fiducia riposta dai cittadini nei confronti di quest’ Amministrazione, incapace di garantire la fruizione dei servizi più elementari, ma nel contempo sempre svelta nel giustificare il proprio deludente operato. In tale cornice si collocano le numerose lamentele giunte da alcuni concittadini e provocate dalla frequente carenza idrica, culminate in una pacifica manifestazione tenutasi in zona “Merolini” e volta a salvaguardare i sacrosanti diritti di tutti i cittadini, a cui va il nostro plauso e la nostra vicinanza, nonché l’espletamento di un servizio di raccolta differenziata effettuato in date e giorni non più prevedibili, per tutti a singhiozzo tranne che per l’Assessore Sposato, la quale in un suo scorso articolo parlava di mancanza del servizio in un solo giorno della settimana precedente, la qual cosa non risulta vera né agli scriventi, né tantomeno ai mastelli ricolmi di spazzatura presenti all’ interno delle abitazioni.  
Innovatori della politica

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