Rifiuti. È necessario fare chiarezza

In qualità di Assessore all’Ambiente del Comune di Acri ritengo sia doveroso fare chiarezza sulla questione rifiuti, soprattutto per quanto concerne l’aumento che i cittadini hanno riscontrato sulle bollette Tari, ricevute in questo mese di agosto. Nel Comune di Acri il servizio di raccolta differenziata con il sistema del “porta a porta” è stato avviato nell’anno 2013. Dopo un avvio in sordina, il servizio, grazie al comportamento collaborativo dei cittadini, è andato sempre più migliorando, raggiungendo una percentuale (65,41%, dato ultimo trasmesso all’Ispra, relativo all’anno 2019) che ad oggi ci qualifica tra i Comuni più virtuosi della Provincia di Cosenza. Una virtuosità che avrebbe dovuto tradursi in una premialità. E questo è quello che ci saremmo aspettati anche noi, e soprattutto è un obiettivo che ci siamo posti e per il quale ci stiamo battendo, schierandoci contro un aumento degli oneri di conferimento da versare agli impianti privati, a partire dall’anno 2020, deliberato dall’ATO Cosenza nell’assemblea del 30 dicembre 2019, che come si evince ha fatto registrare su 39 Comuni presenti e votanti, un solo voto contrario, il NOSTRO.

In ogni riunione ATO, alla quale abbiamo sempre garantito la nostra presenza, il Sindaco o chi per Lui, ha sempre fatto sentire forte la Sua voce contro un sistema che non può tollerare il mancato riconoscimento di una premialità a favore dei Comuni più virtuosi per aver raggiunto percentuali elevate di raccolta differenziata. Ci siamo schierati contro una ATO, che non ha mai funzionato, a causa della mancanza si di impiantistica, ma anche a causa del mancato trasferimento dei fondi, versati dai Comuni e destinati agli impianti, rimasti per molto tempo insabbiati nellesecche del dissesto del Comune capofila, ovvero Cosenza. Per non parlare dei molti Comuni facenti parte della nostra stessa ATO che pur non pagando con regolarità, e pur registrando percentuali molto basse di raccolta differenziata hanno potuto conferire ugualmente presso gli impianti, questo spesso a nostro discapito. Un sistema non più tollerabile, a tal punto che l’ATO Cosenza nella stipula dei contratti con gli impianti privati a valere sino a dicembre 2020, essendo gli stessi scaduti alla data del 30.06.2020, è stata commissariata. Il commissario ad Acta ha già predisposto l’Accordo Quadro, e ha invitato i singoli Comuni a recepirlo. Il Comune di Acri ha provveduto a ratificare la convenzione siglata tra il Commissario e l’impianto a nostro servizio, ovvero la Calabra Maceri, ed è pronta a stipulare il relativo contratto, con relativo impegno di spesa. Sul fronte rifiuti abbiamo e stiamo dimostrando responsabilità e stiamo cercando di ridurre al minimo gli effetti di questa complessa vicenda, facendo a volte l’impossibile pur di garantire la continuità del servizio. È vero il calendario non è più regolare e i cittadini devono ogni giorni essere attenti agli avvisi per essere informati sulla frazione che verrà prelevata. Ma tutto questo è imputabile unicamente alla possibilità o meno che hanno i camion stracolmi di spazzatura, una volta scesi presso l’impianto di Calabra Maceri, di conferire. Nelle ultime settimane, ogni giorno i camion della Ecoross che gestisce il servizio di raccolta, si recano di buon mattino davanti ai cancelli dell’impianto sperando di poter conferire. Quando gli va bene riescono a farlo dopo una mattinata di lunga attesa, riuscendo a risalire vuoti solo nel pomeriggio. E spesso fanno il viaggio inutilmente, vedendosi sbarrato il cancello e dunque costretti a risalire carichi, portandosi dietro la speranza che l’indomani sia un giorno migliore. Sono questi i motivi del perché non si riesce a rispettare il calendario per come stabilito. Sono queste enormi criticità che ci stanno dietro la causa dei disagi riscontrati negli ultimi giorni, criticità che questa amministrazione sta cercando in tutti i modi di non far pesare sui cittadini, che giustamente pagano un servizio e lo vogliono garantito.  Nonostante queste enormi difficoltà la raccolta non si è mai fermata, tranne solo un giorno in questa settimana. I ritiri sono stati, tranne ripeto un solo giorno in questa ultima settimana, sempre effettuati, garantendo soprattutto le frazioni riciclabili (vetro, carta e plastica). E l’aumento che i cittadini hanno trovato nelle bollette loro pervenute in queste settimane, che corrisponde, per correttezza di informazioni, a non più del 10 per cento per le utenze domestiche; e poco più del 10 per cento per le utenze commerciali, non è certo da imputare a scelte di questa amministrazione né all’impresa che gestisce il servizio, ma come già detto ad una decisione deliberata in seno all’ATO Cosenza, contro cui noi ci siamo opposti, che trova la sua principale ragion d’essere nella atavica e più volte denunciatamancanza di impiantistica di trattamento e conferimento in tutta la provincia di Cosenza.

Franca Sposato, assessore all’Ambiente del Comune di Acri

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